Prosegue nel nostro paese la crisi della produzione industriale nel settore tecnologico. A luglio 2012, nel confronto con lo stesso mese del 2011, l’Elettrotecnica ha sperimentato una variazione negativa della produzione industriale del 9,8%, l’Elettronica del 6%. E’ quanto emerge dai dati diffusi dall’Istat, secondo cui l’industria italiana delle tecnologie – Elettrotecnica ed Elettronica – rappresentata da Confindustria Anie ha mantenuto a luglio 2012 un andamento negativo nei dati di produzione industriale.
Nei primi sette mesi del 2012, rispetto allo stesso periodo del 2011, l’Elettrotecnica ha evidenziato un risultato cumulato annuo negativo dell’11%, l’Elettronica del 3,3%.
“A luglio 2012 la produzione industriale si è mantenuta nei settori Anie, per il quinto mese consecutivo, in territorio negativo – ha detto il presidente di Confindustria Anie Claudio Andrea Gemme – Questo dato fotografa l’aggravarsi del quadro macroeconomico, caratterizzato da una crescente instabilità e complessità. Si allontana l’uscita dal tunnel recessivo, non emergendo dopo i mesi estivi indicazioni per una svolta ciclica in chiusura d’anno”.
“Pur in un contesto sempre più difficile – ha proseguito il presidente Gemme – le imprese fornitrici di tecnologie rappresentate da Anie continuano a resistere alla crisi e a gettare le basi della ripresa. Nuove tecnologie e nuovi mercati restano importanti elementi di sostegno alla tenuta settoriale, mentre la fragilità della domanda domestica si ripercuote in misura rilevante sulla competitività aziendale”.
“Resta obiettivo prioritario sviluppare l’agenda per la crescita, colmando i ritardi accumulati dal Sistema Paese e costruendo, attraverso una politica industriale lungimirante, un ambiente favorevole all’attività d’impresa – ha concluso Gemme – Confindustria Anie guarda pertanto con favore alla definizione da parte del Governo di un piano energetico nazionale che delinei gli investimenti prioritari nel sistema elettrico nell’orizzonte temporale del 2020”.