IL PROGETTO

Enea, nasce “RoMA” per la sicurezza delle metropoli

Vincitore del bando Miur sulle smart city, è frutto di una partnership tra aziende pubbliche e private. Servirà per analizzare e prevedere gli eventi meteorologici più pericolosi e a migliorare le capacità di risposta della città e di ripristino dei sevizi

Pubblicato il 20 Mar 2014

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Aumentare il livello di sicurezza del territorio delle grandi aree metropolitane attraverso lo sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche. E’ l’obiettivo del progetto RoMA, Resilience enhancement of metropolitan areas, presentato oggi all’Enea.

Il progetto ha vinto il bando Miur sulle Smart City e Community per la sicurezza del territorio, è stato realizzato in partnership con Acea distribuzione (capofila), Enea, Università di Roma “La Sapienza”, Selex ES, E-Security, Selta, Telecom, Himet, Santer Reply, Eps Datacom, Digicom e Spee.

“L’obiettivo – spiegano da Enea – è di sviluppare tecnologie operative e strumenti di analisi e previsione in grado di accrescere la sicurezza e la resilienza, ossia la capacità di ripristinare in maniera rapida ed efficiente il normale livello di funzionamento in seguito a una perturbazione, di un sistema complesso come quello metropolitano, che integra il sistema sociale, quello tecnologico-industriale, dei servizi e l’ambiente. Il miglioramento dei sistemi di previsione di eventi naturali e antropici, insieme alla stima dei rischi connessi a tali eventi, può contribuire a mettere in moto meccanismi di allertamento, di reazione e di predisposizione tempestiva di strategie di mitigazione dei danni anche in presenza di perturbazioni rilevanti”.

Il progetto suddivide la sicurezza del territorio in quattro direttrici: sicurezza e mobilità; sicurezza del cittadino e analisi della sua interazione con le politiche dell’amministrazione pubblica, sicurezza delle infrastrutture che erogano servizi essenziali come luce, acqua e gas, e sicurezza e incolumità del territorio e dei suoi Beni monumentali, paesaggistici e industriali.

“L’Enea, grazie alla competenze maturate nei settori delle smart city, della protezione delle infrastrutture critiche, della security e dell’antisismica – si legge nel comunicato – parteciperà ai progetti dimostrativi sviluppati in tutte le quattro direttrici alla base di RoMA.

Per ogni settore è prevista la realizzazione di centri virtuali di analisi che, attraverso l’utilizzo di tecnologie Ict, in particolare alle reti distribuite sul territorio ed al loro riutilizzo attraverso la spina dorsale ad altissima velocità che le interconnetterà tutte, svolgeranno azioni di supporto nei confronti della Pubblica amministrazione”.

Tra le attività previste c’è la realizzazione di una rete di monitoraggio sismico della Porta del Popolo a Roma, del Ponte delle Torri a Spoleto e dell’area Centro Oli in Val d’Agri, attraverso l’integrazione di sensoristica e di dati satellitari. Ma anche l’analisi del rischio delle infrastrutture critiche a Roma e nel Lazio in funzione di previsioni meteo messe a punto nel brevissimo periodo, anche con l’utilizzo di radar metereologici, e lo sviluppo di modelli di simulazione per lo studio delle procedure di emergenza da adottare in aree molto affollate della Capitale.

Il progetto prevede anche che vangano realizzati nuovi strumenti di ausilio alla gestione della mobilità in situazioni di crisi, analisi ambientali di aree agricole e boschive nel Parco di Veio, lo sviluppo di sistemi di sensoristica per la security, lo sviluppo di nuovi strumenti alla portata dei cittadini, come app per smartphone e tablet, per attivare una collaborazione tra cittadinanza e la Pubblica Amministrazione sia per la segnalazione di disservizi, sia come strumenti per la gestione delle emergenze.

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