Enel accelera sul digitale: investirà 5,3 miliardi per digitalizzare asset, attività e processi e migliorare la connettività del Gruppo. Obiettivo, un incremento dell’Ebitda di 1,9 miliardi di euro. Emerge dal piano strategico 2018-2020 che prevede investimenti complessivi per 24,6 miliardi. “La digitalizzazione – dice l’Ad e dg del gruppo Francesco Starace – è oggi una dimensione concreta e tangibile del nostro business che registra investimenti in crescita per oltre 5 miliardi di euro nell’arco di piano”.
In particolare il piano relativo alla digitalizzazione prevede 5,3 miliardi di euro (in crescita di 600 milioni di euro rispetto al piano precedente) per digitalizzare asset, attività e processi e migliorare la connettività. Il piano genererà una crescita aggiuntiva degli investimenti nei settori delle Reti e del Retail tramite e-Solutions, che riguarderà principalmente i contatori intelligenti, il controllo da remoto e la connettività dei sistemi, oltre agli investimenti nella digitalizzazione dell’engagement dei clienti e la promozione di una forza lavoro più orientata alla digitalizzazione. Tali investimenti consentiranno al Gruppo di mantenere stabili le spese di manutenzione, ridurre i costi operativi e liberare risorse aggiuntive per la crescita.
Sul fronte dell’attenzione al cliente l’obiettivo è di 3,3 miliardi di euro di Ebitda nel 2020, di cui 2,9 miliardi di euro derivanti dal settore retail di elettricità e gas e 400 milioni di euro da e-Solutions, che farà leva su 67 milioni di clienti finali e quasi 35 milioni di clienti sul mercato non regolamentato di elettricità e gas previsti nel 2020. Per quanto riguarda e-Solutions, che si prevede contribuisca all’Ebitda del 2020 per i rimanenti 400 milioni di euro, sono state create quattro linee di prodotti e servizi per rispondere alle nuove esigenze dei clienti derivanti dalla transizione da un modello energetico centralizzato ad uno distribuito: e-Industry: offre soluzioni a grandi clienti commerciali e industriali con una particolare attenzione verso i servizi di “flessibilità”; e-Mobility: copre tutte le tipologie di clienti, dai residenziali agli industriali e ai clienti pubblici, con lo scopo di diventare leader tecnologico nel settore; e-Home: offre soluzioni ai clienti residenziali quali l’installazione, la manutenzione e la riparazione di avanzate soluzioni tecnologiche per la casa; e-City: offre servizi di energia integrati alle pubbliche amministrazioni e alle municipalità, e soluzioni per la connettività come l’offerta wholesale di servizi di fibra ottica. La linea di business e-Solutions opererà sul mercato nel 2018 con il nuovo brand Enel X.
La crescita industriale verrà sostenuta da investimenti complessivi per 24,6 miliardi di euro tra il 2018 e il 2020 (in aumento di 500 milioni di euro rispetto al piano precedente), che comprendono 3,4 miliardi di euro per il modello BSO (“Build, Sell and Operate”). Il Gruppo prevede un mix del 30%-70% tra investimenti in manutenzione e investimenti per la crescita nel periodo, in ulteriore miglioramento rispetto al piano precedente. Viene prevista una riallocazione del capitale verso le economie mature, principalmente nei settori delle Reti e delle Rinnovabili, concentrando circa l’80% degli investimenti per la crescita in Italia, nella Penisola Iberica ed in Nord e Centro America. Quasi il 95% degli investimenti destinati alla crescita riguarderà attività come le reti e la generazione da fonti rinnovabili e quella termoelettrica. La crescita sarà sostenuta da investimenti nelle reti (4,7 miliardi cumulati in tre anni, principalmente nella digitalizzazione degli asset): si prevede che il numero di contatori intelligenti installati salirà a 47,9 milioni, di cui 17,4 milioni di seconda generazione, con un aumento di 2 milioni di clienti finali che dovrebbero così raggiungere 67 milioni nel 2020 dagli attuali 65 milioni; nelle rinnovabili (8,3 miliardi), nelle e-Solutions (800 milioni in tre anni).
Prosegue anche la semplificazione degli assetti proprietari delle controllate e la razionalizzazione delle società operative in Sud America. Aumento del focus sulle acquisizioni di partecipazioni di minoranza con incremento dell’obiettivo di investimento complessivo a 2,8 miliardi di euro nel periodo 2017-2020. Rimane la possibilità di riacquisto di azioni proprie per un valore fino a 2 miliardi di euro entro novembre 2018
Azionisti: conferma del pay-out del 70% sull’utile netto ordinario del Gruppo dall’esercizio 2018 in avanti. Dividendo minimo di 0,28 euro per azione con riferimento ai risultati dell’esercizio 2018, in aumento del 33% rispetto al dividendo minimo garantito con riferimento al 2017.
“A partire dal 2015, abbiamo registrato significativi progressi in tutti gli ambiti della nostra strategia – dice Francesco Starace, amministratore delegato e direttore generale di Enel -. Enel è diventata un’azienda molto più efficiente, con un percorso ben definito verso la crescita industriale che, unito ad una disciplina nella gestione del capitale e ad una rotazione degli asset più rapida di quanto pianificato, ha incrementato in misura sostanziale la generazione dei flussi di cassa e la redditività del Gruppo. Di conseguenza, siamo riusciti ad aumentare del 44% il dividendo relativo all’esercizio 2017 rispetto al pay-out dell’esercizio 2015. Tutti questi risultati sono stati conseguiti nonostante condizioni generali di scenario molto più sfidanti di quelle attese.
Guardando al 2020, la digitalizzazione – introdotta lo scorso anno – “è oggi una dimensione concreta e tangibile del nostro business – dice Starace – , che registra investimenti in crescita per oltre 5 miliardi di euro nell’arco di piano. Una maggiore attenzione al cliente, anche attraverso la nuova business line globale e-Solutions, aprirà opportunità per creare ulteriore valore”.