"La gara per i servizi di contact center per attività di back office non è una gara al massimo ribasso bensì ad aggiudicazione economicamente più vantaggiosa cioè basata non solo sull’offerta economica ma anche sulla valutazione tecnica del progetto proposto dai fornitori che consente di garantire la qualità del servizio erogato, il pieno rispetto dei lavoratori, la regolarità contributiva, la sicurezza dei luoghi di lavoro". In risposta all’allarme la lanciato ieri dalla Slc-Cgil, Enel smentisce la notizia e in una nota mette nero su bianco i termini della gara da 50 milioni di euro per i servizi di contact center e le attività di back office.
"La gara – puntualizza Enel – non prevede uno sconto al ribasso rispetto ad un valore prestabilito dall’azienda (base d’asta) ma l’indicazione di un’offerta libera da parte dei partecipanti alla gara. Va evidenziato anche che l’importo presunto della gara è stato valutato in piena coerenza con i contratti attualmente in vigore considerando anche l’attualizzazione dei prezzi".
Enel tiene a precisare infine che, "come già riconosciuto da Assocontact, ha sempre dimostrato di saper ascoltare tutti gli attori coinvolti coinvolgendoli nella impostazione di un percorso virtuoso e sensibile agli aspetti sociali pur operando in un mercato di forte competitività".