120 milioni di euro. A tanto ammonta l’investimento che Eni mette
in campo per realizzare il suo nuovo data center "verde",
il cui cantiere è stato inugurato oggi a Ferrera Erbognone
(Pavia), nei pressi della centrale elettrica Enipower. Il centro
sarà unico nel Paese per tipologia e dimensione e sarà destinato
sia all’informatica gestionale, sia all’elaborazione di
simulazione sismica (High Performance Computing).
La struttura utilizzerà le più innovative infrastrutture
improntate al risparmio energetico consentendo di ridurre
notevolmente anche i costi operativi. L’efficienza energetica del
nuovo centro, che sarà completato entro il 2012, si tradurrà in
una riduzione di emissione di CO2 pari a 335 mila tonnellate annue
(pari circa all’1% dell’obiettivo italiano di Kyoto per
l’energia). "Uniamo – ha spiegato l'amministratore
delegato Eni Paolo Scaroni – 35 mila processori e server
sparpagliati per il mondo e creiamo un data center. Mettendo tutto
insieme avremo meno ridondanze di spazi, macchinari, persone e,
soprattutto, energia".
Il centro, ha aggiunto, "sarà un campione mondiale anche per
il consumo di energie. I data center sono 'bestie' che
consumano un sacco di energie: Google consuma ogni giorno come una
città da 7 milioni di abitanti, l'informatica è il secondo
consumatore energetico al mondo. A parità di dati trattati, questo
centro consumerà un terzo di quello che consumiamo oggi a parità
di dati trattati. Basti pensare che ogni ora ricicleremo 8 milioni
di metri cubi di aria per garantire il raffreddamento dei locali
senza ricorrere ai condizionatori".
"Questi data center – ha messo ancora in evidenza l’Ad –
tendono ad essere installati in Paesi come Sri Lanka, India e Cina.
Vogliamo farlo qui perché rappresenta punto di eccellenza per i
nostri giovani".
Il Green Data Center risponde a caratteristiche di altissima
affidabilità, innovazione e sostenibilità, a partire dal luogo
scelto per la sua realizzazione. La scelta di Ferrera Erbognone è
stata determinata dall’immediata prossimità della centrale di
Enipower, l’impianto Eni che meglio risponde ai requisiti per
l’alimentazione elettrica del Data Center: la potenza richiesta
è già disponibile e la produzione di energia avviene mediante
turbogas a metano, la più pulita tra le fonti fossili di
produzione di energia elettrica.
Con questo progetto, la società energetica punta a superare il
miglior risultato in termini di efficienza energetica mai raggiunto
dai mega-center a livello mondiale, misurato con il parametro
standard internazionale Pue (Power Usage Effectiveness – rapporto
tra consumi totali del data center e i soli consumi propri degli
apparati dedicati ai processi informatici).
Il server infatti raggiungerà un livello di efficienza pari a un
Pue medio annuo inferiore a 1,2, rispetto al miglior risultato a
livello mondiale che è pari a 1,27, e alla media italiana che
presenta valori tra 2 e 3. L’efficienza deriva soprattutto dal
particolare sistema di raffreddamento adottato. Per smaltire il
calore generato dall’elaborazione dei dati e raffreddare gli
apparati informatici, generalmente i Data Center utilizzano
ininterrottamente, durante tutto l’anno, condizionatori e
ventilatori. La struttura, per contro, per raffreddare i
calcolatori utilizzerà per almeno il 75% delle ore dell’anno
l’aria esterna attraverso la tecnica di free-cooling diretto,
limitando l’utilizzo dei condizionatori al 25% del tempo. Un
risultato d’eccellenza, se si considera che l’impianto sarà
collocato a livello del 45° Parallelo, mentre i Data Center con
caratteristiche simili sorgono generalmente a nord e in ambienti
che presentano peculiarità meteorologiche molto differenti (come
per esempio le Montagne Rocciose negli Usa, Uk e Irlanda). L’aria
proveniente dall’esterno, prima di essere immessa nel sistema,
sarà filtrata dalle polveri, eliminate nella misura di circa 3
mila chilogrammi all’anno. In questo modo l’aria restituita
all’esterno risulterà pulita.
Per la realizzazione del Green Data Center sono state messe a punto
soluzioni totalmente innovative, come per esempio, sul fronte
elettrico, i gruppi di continuità (UPS) in tecnologia off-line
realizzati su commissione diretta di Eni, che, a differenza di
quelli già esistenti, sono sempre spenti e si attivano solo quando
necessario.