Film, fiction televisive, cartoon, documentari e musica: questi i contenuti a cui potranno accedere a partire da oggi i viaggiatori dei Frecciarossa sulla tratta dell’alta velocità Torino-Milano-Roma-Napoli-Salerno. Il nuovo portale “entertainment”, attraverso cui saranno disponibili anche informazioni di servizio, fa capo al progetto che vede in campo fianco a fianco Trenitalia e Telecom Italia (i contenuti sono fruibili attraverso la piattaforma Cubovision). Un progetto ambizioso – partito con il lancio, il 12 dicembre del 2010, del servizio di navigazione Internet tramite wi-fi su 60 Frecciarossa.
A oltre un anno di distanza però la roadmap annunciata a suo tempo da Mauro Moretti e Franco Bernabè è stata più volte rivista. Causa: problemi tecnici. Il lancio del portale, operativo da oggi, era previsto inizialmente per maggio 2011. Ma, cosa più importante, resta gratuito fino a data da destinarsi il servizio di navigazione su Internet a bordo treni. Dopo i continui posticipi le due aziende hanno deciso di non effettuare ulteriori comunicazioni in merito fino a che non saranno risolte definitivamente le questioni tecniche che non rendono ancora possibile fruire del servizio in maniera ottimale, ossia senza interruzioni del segnale.
L’aggiornamento delle infrastrutture di Tlc sulla tratta coinvolta è risultato più complesso del previsto: le principali difficoltà riguardano la tenuta del segnale nelle gallerie e nelle aree in cui la ricezione è debole. Verò è che le difficoltà, seppure in parte preventivabili, non potevano essere calcolate fino in fondo considerato che per Telecom Italia il progetto rappresenta una prima assoluta e che quindi solo la prova sul campo ha permesso di fare i conti con la realtà. La questione ha impattato anche sull’estensione del servizio sui Frecciargento, i treni che percorrono la tratta Napoli-Roma-Venezia e Napoli-Roma-Verona-Bolzano, inizialmente fissata per settembre 2011. Ma secondo quanto risulta al Corriere delle Comunicazioni le questioni tecniche sarebbero ormai in via di risoluzione.
Dopodiché bisognerà però fare i conti con il modello di business: la messa a punto del listino dell’offerta commerciale sarebbe ancora tutta da definirsi: quanto sono disposti a spendere i viaggiatori per accedere al servizio di navigazione a pagamento? E quali servizi premium sono appetibili per l’utente finale? È possibile stimare un reale ritorno degli investimenti? Queste le questioni su cui la discussione è ancora in fieri.