Eolo rafforza la sua missione “sociale” e affina la strategia a supporto della digital transformation dei territori. Delle nuove iniziative dell’azienda ne parliamo con Marzia Farè, Head of Communications di Eolo.
Eolo ha da sempre puntato l’attenzione alla valenza sociale, non solo economica, della connettività. Come ha scaricato a terra questa vision?
Il futuro si dirige verso un’integrazione sempre più forte fra il reale e il digitale, prospettiva che è sempre stata chiara a noi di Eolo. Per questo crediamo che la nostra mission, portare internet dove gli altri non arrivano, abbia una forte valenza sociale, specialmente in un paese come il nostro dove rischiamo che le caratteristiche orografiche del territorio ancora provochino divisioni nello sviluppo economico a causa del differente accesso ai servizi di connessione. La colonna portante dell’economia italiana sono infatti le piccole e medie imprese, situate in molti casi nelle zone di provincia non coperte dai servizi degli altri operatori. Noi crediamo che fornire a queste realtà le piene potenzialità di internet veloce sia il modo migliore di valorizzare il Made in Italy e promuovere le eccellenze della nostra terra in tutto il mondo. Ma non solo, crediamo che operare in tal senso, portando servizi e innovazione, sia il modo migliore di combattere il fenomeno dello spopolamento, particolarmente sentito in queste zone.
In questo quadro, come si inserisce l’iniziativa Missione Comune?
Proprio partendo da questo obiettivo, ovvero combattere lo spopolamento, e con la volontà di iniziare un percorso di restituzione verso i territori sui quali operiamo da anni, abbiamo lanciato il progetto Eolo Missione Comune, che prevede l’attribuzione di premi tecnologici per 1 milione di euro l’anno per tre anni a 300 comuni italiani con meno di 5.000 abitanti. I Comuni vincenti vengono individuati attraverso un contest che invita cittadini e sostenitori prima a votare il proprio Comune e poi a sostenerlo attraverso missioni sui social network. Le missioni sono diverse e variano ogni 15 giorni, può trattarsi di scattare foto di particolari scorci della città o riprenderne le tradizioni più folkloristiche attraverso stories. Siamo molto soddisfatti dell’andamento del contest, l’alto tasso di affluenza della piattaforma e l’attenzione da parte dei Comuni non ancora premiati conferma l’importanza reale e concreta del tema. Ad oggi infatti contiamo sulla piattaforma circa 1,3 milioni di voti per la prima fase e sono stati creati quasi 2.000 contenuti per le missioni social della seconda.
A supporto di Missione Comune, Eolo lancia la Academy dei sindaci: quali sono i punti chiave del progetto?
Dopo il grande successo ottenuto mettendo al centro dell’iniziativa i cittadini – chiamati a votare il loro Comune o a supportarlo con le missioni – abbiamo pensato che fosse giunto il momento di mettere al centro i Sindaci di questi piccoli comuni, che ogni giorno si trovano a dover gestire in prima linea quelle che sono le conseguenze dello spopolamento. Durante l’Assemblea Nazionale di Anci ad Arezzo, annunciamo quindi il nuovo capitolo di Eolo Missione Comune: l’Academy dei sindaci, la prima iniziativa dedicata a supportare la professione del sindaco in Italia e rivolta in particolare ai 3.600 sindaci dei piccoli comuni italiani che sono in gara nel progetto Eolo Missione Comune.
In concreto come funzionerà l’Academy?
Cuore dell’Academy è la piattaforma multimediale, dedicata alla formazione e alla condivisione di best practice di digitalizzazione dei Comuni, per riunire e condividere le iniziative di successo che hanno come fondamento la tecnologia come abilitatore dello sviluppo di territori. Il progetto ha come obiettivo accelerare la modernizzazione e l’inclusione dei Comuni italiani, supportando la formazione di una rete di condivisione delle esperienze di digitalizzazione della “cosa pubblica”, in modo da mettere a disposizione di cittadini e altri sindaci il racconto delle eccellenze realizzate sui nostri territori. L’Academy sarà online dal 2 dicembre e ospiterà come primi contributi i video di Marco Bussone, Presidente Unione nazionale comuni comunità enti montani (Uncem) sulle potenzialità insite nella trasformazione digitale delle aree alpine e Massimo Castelli, che racconterà la digitalizzazione nella sua doppia veste di Sindaco di Cerignale e coordinatore Anci Piccoli Comuni.
Perché avete sentito l’urgenza di avviare questo tipo di iniziativa?
I sindaci del nostro Paese si trovano ogni giorno a dover affrontare scelte che impattano direttamente sulla vita di tutti i cittadini. Il loro è un lavoro che comporta grandi responsabilità e spesso, soprattutto nei piccoli comuni della provincia italiana al centro delle nostre iniziative, la gestione amministrativa si deve confrontare con dinamiche negative come il fenomeno dello spopolamento. Per questo abbiamo cercato una soluzione che possa essere utile a livello pratico e possa supportare lo sviluppo di tutto il paese, creando una vera e propria rete di condivisione tra le esperienze di digitalizzazione dei Comuni, favorendone la diffusione e l’emulazione. Con questa iniziativa confermiamo il nostro impegno verso la diffusione della digitalizzazione nelle zone della provincia italiana, uno dei principali driver dell’economia italiana. Il nostro ruolo è portare internet dove gli altri non arrivano, quindi anche nelle aree di montagna o periferiche. Queste aree presentano grandi potenziali che attraverso le nostre azioni vogliamo valorizzare.
Eolo ha un osservatorio privilegiato sulle piccole realtà locali. Come stanno rispondendo ai vostri input?
Le piccole realtà locali rispondono con entusiasmo a queste iniziative. I numeri che riportavo prima sono la prova della cultura di innovazione che c’è in questi territori, noi cerchiamo di supportarli nell’implementazione dei loro “sogni digitali” fornendo strumentazioni ad alta tecnologia, fornite in partnership con Samsung. Ad oggi, sono ben 70 i Comuni con meno di 5.000 abitanti che, grazie ai voti dei loro cittadini e simpatizzanti, potranno accedere ai premi digitali Samsung messi a disposizione tramite Eolo Missione Comune. E sono tutti premi molto concreti e utili nella gestione quotidiana di un Comune: connettività omaggio per 2 anni, webcam per la sicurezza, access point per connettere le aree del paese e soluzioni per l’istruzione o la municipalità. Tutti strumenti pensati per portare anche le realtà più piccole ad innovarsi.
Che tipo di azioni “politiche”, a vostro avviso, potrebbero essere messe in campo per rivitalizzare i piccoli borghi?
Certamente progetti come quello che abbiamo messo in campo da aprile (e per ben 3 anni) possono contribuire ad accelerare un percorso di digitalizzazione del paese che deve rimanere al centro dell’agenda politica del nostro Paese. A supporto di questo è sicuramente importante favorire una collaborazione fra pubblico e privato, per creare insieme le basi per un futuro sempre più all’insegna di crescita ed innovazione.