IL CASO

Epic Games-Apple: il dossier sul tavolo dell’Antitrust Ue

La software house di Fortnite ha sottoposto ai regolatori la controversia sul sistema di pagamento dell’App Store e sul controllo dei download, che nei tribunali statunitensi si è arenata da mesi

Pubblicato il 17 Feb 2021

fortnite

Epic Games ha portato in Europa la sua lotta contro Apple, sottoponendo il caso ai regolatori antitrust dell’Unione. La mossa arriva in seguito agli scarsi progressi ottenuti nei tribunali degli Stati Uniti, dove la controversia sul sistema di pagamento dell’App Store e sul controllo dei download delle applicazioni si è arenata.

La guerra legale tra il creatore di Fortnite e Cupertino dura da agosto, quando la software house ha cercato di aggirare la commissione del 30% di Apple su alcuni acquisti in-app sull’App Store lanciando il proprio sistema di pagamento all’interno dei giochi. Ciò ha spinto Apple a bannare Fortnite dall’App Store e a minacciare di chiudere un account affiliato che avrebbe effettivamente bloccato la distribuzione di Unreal Engine, uno strumento software utilizzato da centinaia di produttori di app per creare giochi. Nonostante questo, Fortnite dovrebbe tornare su iPhone attraverso il browser Safari mobile.

Le richieste di Epic Games

Il fondatore e amministratore delegato di Epic Games, Tim Sweeney, ha affermato che il controllo di Apple sulla sua piattaforma ha modificato la parità di condizioni. “Il 30% che fanno pagare come tassa sulle app può essere elevato al 50%, al 90% o al 100%. Secondo il modo in cui pensano siano strutturati questi mercati, hanno tutto il diritto di farlo”, ha detto ai giornalisti. “Epic non sta chiedendo a nessun tribunale o autorità di regolamentazione di cambiare questo 30% con un altro numero, vogliamo solo ripristinare la concorrenza su iOs“, ha detto, riferendosi al sistema operativo mobile di Apple. La società ha anche accusato Apple di impedire ai rivali di lanciare il proprio servizio di abbonamento di gioco sulla sua piattaforma impedendo loro di raggruppare diversi giochi insieme, anche se il servizio proprietario, chiamato Apple Arcade, lo fa.

Ma Apple non ci sta

Cupertino – che comunque ha compiuto piccoli passi negli ultimi mesi per cambiare le sue pratiche, introducendo commissioni più basse per alcuni sviluppatori e dando loro la possibilità di contestare le sue decisioni – ha fatto sapere che le sue regole si applicano allo stesso modo a tutti gli sviluppatori e che Epic le ha violate. “Con modalità che un giudice ha descritto come ingannevoli e clandestine, Epic ha abilitato una funzione nella sua app, che non è stata rivista o approvata da Apple, e lo ha fatto con l’espresso intento di violare le linee guida dell’App Store chevanno applicate per proteggere i clienti”, ha affermato la società in una dichiarazione riportata da Reuters. “Il loro comportamento sconsiderato ha reso i clienti delle pedine e non vediamo l’ora di renderlo chiaro alla Commissione europea”.

La posizione delle autorità europee

La Commissione europea, che sta indagando sul sistema di pagamento mobile di Apple, Apple Pay e l’App Store (le cui tariffe e regole sono state criticate anche da Microsoft, Spotify e Match Group, ha rifiutato di commentare il reclamo, affermando di essere a conoscenza delle preoccupazioni riguardanti le regole dell’App Store di Apple. Epic Games ha anche presentato reclamo al Tribunale d’appello della concorrenza britannico e al watchdog australiano, chiedendo allo stesso tempo i danni. Nonostante la nuova iniziativa, però, la software house non ha chiesto alcun risarcimento alle autorità europee.

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