Ericsson ha confermato i dati della trimestrale anticipati pochi giorni fa: il colosso svedese del networking continua a soffrire il calo delle vendite e nel terzo trimestre 2016 registra una flessione delle revenues del 14% rispetto al terzo trimestre 2015 a 51,1 miliardi di corone svedesi (circa 5,24 miliardi di euro).
E’ il segmento Networks, con un calo del 19%, a pesare in particolare sul risultato, insieme alla debolezza della domanda per la banda larga sui mercati con deteriorate condizioni macro-economiche, come America Latina, Medio Oriente, Africa sub-sahariana. Ma anche in Europa, Cina e Nord America le vendite sono in rallentamento. Fa eccezione la regione del sud-est asiatico e dell’Oceania, dove la transizione in corso dal 3G al 4G ha permesso a Ericsson di crescere. Ericsson ha detto di aspettarsi un trend simile per le vendite nel prossimo trimestre, su cui peserà anche il ridimensionamento di un importante contratto per managed services negli Stati Uniti, che sarà confermato ma con attività ridotte.
Le vendite inferiori negli ambiti banda larga mobile e nella divisione Networks sono alla base del forte calo del margine lordo (28,3% contro il 33,9% di un anno fa). Il margine operativo è sceso allo 0,7% rispetto all’8,6% di un anno prima.
Ericsson sta mettendo in atto un severo programma di efficientamento dei costi che però al momento non è bastato a frenare il crollo dell’utile: al 30 settembre l’azienda svedese registra una perdita netta di 0,2 milioni di corone contro l’utile di 3,1 milioni di un anno fa; negativo il cash flow operativo (-2,3 milioni di corone), mentre un anno fa era positivo (1,6 milioni). I costi di ristrutturazione pesano per 1,3 miliardi di corone (133 milioni di euro). Ericsson ha dichiarato che il programma di efficientamento va avanti come previsto e che adotterà ulteriori misure di breve termine per ridurre i costi. Nel complesso la multinazionale punta a risparmiare 9 miliardi di corone svedesi nel 2017 e il totale degli oneri di ristrutturazione per l’intero 2016 sono stimati intorno di 4-5 miliardi di corone svedesi.
Nei giorni scorsi Ericsson ha confermato il taglio di 3.000 posti di lavoro in Svezia, ma anche ha annunciato che assumerà mille persone – soprattutto giovani ingegneri – per rafforzare la ricerca e sviluppo e l’impegno sul 5G, su cui l’azienda punta per rilanciare la crescita. Insieme a Telia, Ericsson sta conducendo in Svezia dei test all’aperto sul primo sistema per i trial 5G e ha dimostrato le potenzialità delle tecnologia in un ambiente reale, su rete commerciale, attraverso test di velocità e latenza.