LA VERTENZA

Ericsson-Jabil, su Marcianise trattativa a ostacoli

Il referendum tra i dipendenti dello stabilimento campano dà mandato ai sindacati di sedersi al tavolo del Mise. Domani la prossima riunione. Ma i blocchi continuano, e la situazione rimane tesa

Pubblicato il 03 Mar 2015

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I lavoratori dello stabilimento Ericsson di Marcianise dicono sì alla trattativa, mediata dal ministero per lo Sviluppo economico, tra sindacati e azienda. Ma nel frattempo nello stabilimento continua il blocco delle merci in uscita. Sul tavolo c’è la cessione dell’attività campana della casa svedese alla multinazionale Usa Jabil. L’accordo tra le due aziende era già stato raggiunto e annunciato alla fine di gennaio, e da allora si sono susseguiti gli incontri al Ministero dello Sviluppo economico tra i sindacati e le due società, sollecitate proprio dai rappresentanti dei lavoratori, che dall’inizio hanno manifestato la loro contrarietà alla cessione.

L’ultima riunione, in cui si è rischiato il muro contro muro, risale al 24 febbraio: in quella sede Fim, Fiom e Uilm hanno deciso di aggiornare il tavolo per avere il tempo di indire un’assemblea dei lavoratori, consultandoli e chiedendo la loro disponibilità per poter intavolare una trattativa. Dal referendum è emerso che il 63% dei dipendenti di Marcianise ha dato l’ok alla prosecuzione del tavolo.

Al tavolo, coordinato dal responsabile dell’unità di gestione delle crisi del Mise Giampiero Castano sarà presente, oltre ai sindacati, al Governo, al Comune di Marcianise e alle aziende, anche la Regione Campania.

La situazione rimane in ogni caso intricata, perché al momento non sono ancora chiari gli elementi che potrebbero portare a un accordo e a una fine della mobilitazione all’interno dello stabilimento. Tanto che all’assemblea dei lavoratori, che si è svolta venerdì, al di là del pronunciamento finale si sono registrati momenti di tensione.

Il cuore della vertenza sarà adesso nel vedere dispiegate sul tavolo le carte che le due aziende mostreranno domani, per capire quali margini di trattativa ci siano realmente, e come sia possibile arrivare a una soluzione che garantisca sia la volontà delle aziende sia i lavoratori. In ogni caso, quando saranno chiari tutti i dettagli, a Marcianise i sindacati convocheranno una nuova assemblea per discutere direttamente con i lavoratori delle prospettive possibili.

Jabil – aveva commentato a caldo De Vincenti – sta elaborando un piano industriale volto all’ampliamento dei volumi produttivi, allargando il perimetro della committenza, piano che Ericsson ha dato la propria disponibilità a sostenere, per quanto di propria competenza. Ed Ericsson, peraltro, ha confermato la volontà di rimanere in Italia con i suoi centri di ricerca e progettazione e di attribuire al nostro Paese un ruolo trainante in Europa. Esistono le convinzioni per un confronto di merito tra le parti che abbia come bussola le garanzie produttive e quelle occupazionali”.

“Abbiamo registrato un positivo apprezzamento del progetto da parte del Governo e lo sforzo del sindacato per approfondire le opportunità che questa operazione rappresenta per lo stabilimento – commentavano da Jabil – Siamo fiduciosi che già dalla prossima settimana si possa iniziare ad affrontare nel merito quali garanzie possono essere concordate per giungere a una conclusione dell’operazione nei tempi previsti che sia proficua per tutti”.

In base all’intesa raggiunta tra Ericsson e Jabil lo stabilimento di Marcianise sarebbe destinato a rimanere “un sito fondamentale per il business ottico di Ericsson dal momento che continuerà a fornire i prodotti ottici ai clienti di tutto il mondo. Jabil – spiegavano le due aziende in una nota all’annuncio dell’operazione – si è impegnata a mantenere la propria attività produttiva in Italia ed è convinta che focalizzarsi sullo sviluppo di settori contigui all’Electronic Manufacturing Services (Ems) a maggior valore aggiunto rappresenti la giusta strategia per preservare la sostenibilità dei siti di Marcianise e per aprirsi a nuove opportunità di mercato. Il progetto di outsourcing consentirà a Jabil di ampliare la gamma di prodotti e servizi che attualmente è in grado di offrire, aumentando inoltre la competitività dei prodotti e le competenze”.

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