Una nuova flotta di super satelliti destinati alle telecomunicazioni, che offiranno prestazioni e flessibilità mai raggiunte in quanto a banda, copertura, potenza e frequenza. Il programma “Quantum”, lanciato ufficialmente oggi con la firma della partnership, nasce dalla collaborazione pubblico-privato tra l’Agenzia spaziale europea (Esa), l’operatore satellitare Eutelsat e Airbus Defence&Space, che in quest’avventura condividono rischi e fondi.
Il primo satellite Quantum sarà consegnato nel 2018 e sarà gestito da Eutelsat per servire i mercati pubblici, mobilità e dati. Airbus D&S sarà il prime contractor, utilizzando una nuova piattaforma da Surrey Satellite Technology Limited (Gb) ed entrambi gli sviluppi sono sostenuti dall’Agenzia Spaziale Regno Unito, informa l’Esa. Più convenienti e più veloci da produrre, i satelliti della costellazione Quantum saranno dotati di sottosistemi che consentono una produzione su larga scala.
“Quantum – si legge in una nota dell’Esa – sarà anche in grado di trasformarsi completamente in orbita, come un camaleonte. Una volta nello spazio, il satellite sarà infatti in grado di adattarsi ai nuovi comandi di copertura, banda di frequenza, uso di energia e anche cambiare la sua posizione orbitale. Sarà la prima generazione di satelliti universali in grado di servire qualsiasi regione del mondo e adattarsi a nuove attività, senza che l’utente debba comprare e lanciare un nuovo satellite”.
“Il programma Quantum è un altro eccellente esempio di partnership pubblico privato – afferma Magali Vaissiere, direttore Esa delle Telecomunicazioni e Applicazioni integrate – e porterà benefici in un mercato altamente competitivo e avverso al rischio. L’operatore satellitare beneficia delle funzioni avanzate del satellite e gli Stati membri dell’Esa che hanno investito nel programma Quantum sono garantiti sul massimo ritorno del loro sostegno attraverso lo sviluppo delle rispettive industrie”.