E’ una marcia a suon di record quella che sta caratterizzando Ethereum, la seconda moneta virtuale su scala globale dopo Bitcoin. Nelle ultime ore la criptovaluta ha registrato un rialzo vicino al 7%, arrivando a sfondare il tetto dei 4mila dollari per attestarsi sui 4.110. Grazie a questa ultima prestazione la capitalizzazione di Ethereum, a 470 miliardi di dollari, si avvicina sempre più a quella di una delle più importanti banche d’affari internazionali, Jp Morgan, che conta su una capitalizzazione di 488 miliardi di dollari.
Quanto al Bitcoin, ha segnato un lieve rialzo arrivando a superare i 59mila dollari, ma rimanendo ben al di sotto degli oltre 64mila registrati il 14 marzo con il debutto in borsa di Coinbase.
Quella delle criptovalute è una realtà tenuta sempre più in considerazione dai grandi investitori, come dimostra il fatto che grazie società come Tesla abbiano guardato con attenzione al settore già dall’inizio dell’anno, mentre alcuno dei principali player di Wall Street come Goldman Sachs e Morgan Stanley offrono ai propri clienti investimenti in Bitcoin.
Fondata nel 2013 da Vitalik Buterin insieme ad altri sviluppatori di software, la rete di Ethereum ha l’obiettivo di dare vita a una sorta di network decentralizzato che non è regolato da nessuna autorità centrale, mettendo le basi per la cosiddetta “finanza decentralizzata”, per ricreare prodotti finanziari tradizionali utilizzando la tecnologia blockchain. Il crescete successo della criptovalute, che sta conoscendo uno sviluppo ancora più forte da quando è al centro dei cosiddetti “non fungible tokens”, sta però iniziando a creare anche qualche congestione nella rete, per risolvere la quale la società ha iniziato a implementare un upgrade importante dell’infrastruttura, per rendere se transazioni più semplici e veloci riducendo la quantità di energia necessaria per portarle a termine.