L'INCONTRO

Etica e digitale: la Silicon Valley in pellegrinaggio da Papa Francesco

Il Vaticano chiama a raccolta cyber-esperti, premi Nobel e data scientist. Obiettivo: realizzare una bolla papale sull’intelligenza artificiale. Il Pontefice: “Non c’è progresso tecnologico senza bene comune”

Pubblicato il 27 Set 2019

papa-francesco-171006152949

Tre giorni tra le secolari mura della Città del Vaticano, tra riti millenari e opere d’arte che hanno illuminato lo spirito di centinaia di milioni di fedeli. Con l’obiettivo di scoprire una nuova via per il digitale: l’etica dell’intelligenza artificiale. Se la macchina “pensa”, quali valori insegnarle? La tre giorni del Vaticano è stata pensata e gestita da manager di società Facebook, Mozilla e Western Digital, ma anche studiosi cattolici, regolatori di mercato e funzionari di banche di investimento.

«L’industria della tecnologia – ha detto Mitchell Baker, chairwoman di Mozilla – si è permessa di pensare che qualunque prodotto avesse costruito fosse per il bene comune. Questa perlomeno è stata l’idea condivisa più o meno da tutti nella Silicon Valley per un po’. L’idea era che la libertà o l’espressione umana sono state sviluppate grazie alla tecnologia e che questa proveniente dalla Silicon Valley, e che quindi la tecnologia è indiscutibilmente buona».

I tre giorni di incontri a porte chiuse si tengono dietro una cortina di problemi crescenti: spionaggio digitale, odio online, cattivo uso dei dati personali, e segnali che il settore non riesca più a rispondere ai problemi del momento. Dopo una sessione introduttiva di presentazione, a cui hanno partecipato alcuni giornalisti, le porte del Vaticano si sono chiuse, con la dimostrazione che il Vaticano è più che aggiornato sull’evoluzione del rapporto tra tecnologia e società, e l’influenza che questo punto di incontro avrà sul futuro a prescindere dalla religione delle persone coinvolte.

Secondo quanto hanno dichiarato alcuni portavoce della Santa Sede il materiale che verrà prodotto dai tre giorni di incontri potrebbe costruire il materiale di base per una enciclica papale, o magari una lettera ai membri della Chiesa dedicati soprattutto al tema dell’intelligenza artificiale. Questo approccio non è nuovo: già nell’enciclica “Laudato Si” del 2015 sulla protezione dell’ambiente e sul riscaldamento globale il Papa aveva ascoltato una lunga serie di incontri con scienziati per modellare il suo pensiero.

Venerdì Papa Francesco incontrerà i partecipanti alla conferenza e li saluterà con un intervento.
«Molte persone – ha detto monsignor Paul Tighe, segretario del Pontificio Consiglio della Cultura – che lavorano nell’area dell’intelligenza artificiale sono determinate a svilupparlo eticamente. Vogliamo che diventi una “AI buona”».

 Il discorso di Papa Francesco

“Un mondo migliore è possibile grazie al progresso tecnologico se questo è accompagnato da un’etica fondata su una visione del bene comune, un’etica di libertà, responsabilità e fraternità, capace di favorire il pieno sviluppo delle persone in relazione con gli altri e con il creato”. Con questa parole il Papa Francesco ha accolto i partecipanti al Seminario “Il bene comune nell’era digitale”, promosso in Vaticano dal Pontificio Consiglio della Cultura e dal Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale. Rivolgendosi alla platea di esperti in vari ambiti delle scienze applicate (tecnologia, economia, robotica, sociologia, comunicazione, cyber-sicurezza), e anche della filosofia, etica e teologia morale, il Pontefice ha definito “alquanto ambizioso” l’obiettivo del convegno: “raggiungere dei criteri e dei parametri etici di base, capaci di fornire orientamenti sulle riposte ai problemi etici sollevati dall’uso pervasivo delle tecnologie”.

Il tutto nel quadro indispensabile del bene comune. “Un buon esempio – ha affermato – potrebbe essere la robotica nel mondo del lavoro. Da una parte, essa potrà mettere fine ad alcuni lavori usuranti, pericolosi e ripetitivi – si pensi a quelli emersi agli inizi della rivoluzione industriale dell’Ottocento -, che causano spesso sofferenza, noia, abbruttimento”.

Dall’altra parte, però, “la robotica potrebbe diventare uno strumento meramente efficientistico: utilizzato solo per aumentare profitti e rendimenti priverebbe migliaia di persone del loro lavoro, mettendo a rischio la loro dignità”. Un altro esempio “sono i vantaggi e i rischi associati all’uso delle intelligenze artificiali nei dibattiti sulle grandi questioni sociali”.

Da una parte, ha osservato il Papa, “si potrà favorire un più grande accesso alle informazioni attendibili e quindi garantire l’affermarsi di analisi corrette; dall’altra, sarà possibile, come mai prima d’ora, fare circolare opinioni tendenziose e dati falsi, ‘avvelenare’ i dibattiti pubblici e, persino, manipolare le opinioni di milioni di persone, al punto di mettere in pericolo le stesse istituzioni che garantiscono la pacifica convivenza civile”.

Per questo, ha rilevato, “lo sviluppo tecnologico di cui siamo tutti testimoni richiede da noi che ci riappropriamo e che reinterpretiamo i termini etici che altri ci hanno trasmesso”. Secondo papa Francesco, “se i progressi tecnologici fossero causa di disuguaglianze sempre più marcate, non potremmo considerarli progressi veri e propri. Il cosiddetto progresso tecnologico dell’umanità, se diventasse un nemico del bene comune, condurrebbe a una infelice regressione a una forma di barbarie dettata dalla legge del più forte”. Ha quindi ringraziato i partecipanti “perché con i vostri lavori vi impegnate in uno sforzo di civiltà, che si misurerà anche sul traguardo di una diminuzione delle disuguaglianze economiche, educative, tecnologiche, sociali e culturali”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Analisi
Social
Video
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati