#DIGITALDAY17

Europa big player del supercalcolo. Nasce il progetto Hpc

La creazione di una rete di “exascale computer” al centro del trattato firmato dall’Italia insieme ad altri sette Paesi. Si punta a spingere ricerca scientifica, industria, fuinzionamento degli Stati. Il ministro Fedeli: “Impatti positivi su ricerca e occupazione”

Pubblicato il 23 Mar 2017

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Dichiarazione a otto sull’implementazione di un network europeo di “exascale computer”, i supercomputer da 1.018 calcoli al secondo. E’ il cuore del maxi-progetto, assimilabile per dimensione al Galileo degli anni 2000, al centro di uno dei tre trattati firmati oggi al Digital Day 2017 (qui il testo integrale): gli altri due su automotive e Industria 4.0. L’intesa sull’High Performance Computing – su cui l’Europa sta già investendo 700 milioni provenienti da Horizon2020) vede l’Italia insieme a Francia, Germania, Lussemburgo, Portogallo, Spagna e Olanda unire le forze per fare della Ue un player globale nell’Hpc, cluster di processori in grado di analizzare enormi quantità di dati in tempo reale: si tratta delle infrastrutture di nuova generazione di computing e data che saranno messi a disposizione di comunità scientifiche, ma anche dell’industria e delle amministrazioni pubbliche.

L’infrastruttura sosterrà anche il Cloud europeo della scienza che offrirà 1,7 milioni di ricercatori in Europa e 70 milioni di scienza e tecnologia professionisti un ambiente virtuale per archiviare, condividere e riutilizzare i loro dati attraverso le discipline e delle frontiere.

“L’Italia considera strategiche le infrastrutture di supercalcolo che l’Europa oggi, con il Digital Day, si impegna a sviluppare nel prossimo futuro”: lo ha detto il ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli, intervenendo all’evento. Queste infrastrutture, ha detto Fedeli “diverranno fondamentali per istituti di ricerca italiani come Cineca, Garr, Infn e il Cnr”. Inoltre la possibilità di accedere facilmente a risorse di calcolo e gestione di grandi banche dati attraverso linee di alta velocità potrebbe “aumentare la competitività delle piccole e medie imprese italiane”, con un impatto positivo sia sulla crescita del mercato digitale, sia sui posti di lavoro.

Leggi il reportage di Corcom sul #DigitalDay17

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