MERCATO UNICO

Europa digitale, a Siviglia il Centro per la trasparenza degli algoritmi

L’Ecat fornirà alla Commissione Ue le competenze tecnico-scientifiche per garantire che i sistemi utilizzati dalle big tech siano conformi ai requisiti del Digital Services Act. Adottate le procedure sull’attuazione del Digital Markets Act e nuove norme per ridurre il consumo energetico di dispositivi elettronici in modalità standby. Via alla consultazione pubblica sul regolamento relativo al trasferimento tecnologico e alle linee guida

Pubblicato il 17 Apr 2023

italia, europa

La Commissione europea spinge sulla vigilanza sull’uso dei sistemi algoritmici, soprattutto da parte delle big tech, con l’apertura del Centro europeo per la trasparenza algoritmica (Ecat) a Siviglia, Spagna. L’Ecat si inquadra nell’ambito dell’applicazione del Dsa, il regolamento Ue sui servizi digitali, e lavorerà sull’analisi e la valutazione degli algoritmi tramite un team multidisciplinare di esperti. Bruxelles intende anche coinvolgere e sensibilizzare tutti i portatori di interesse, ovvero le istituzioni dell’Ue, il mondo accademico, la società civile e le imprese.

La Commissione ha anche adottato le norme procedurali per l’attuazione del regolamento sui mercati digitali (Dma). Nel dettaglio, si tratta dei moduli da usare e altre procedure da seguire per le aziende chiamate a comunicare a Bruxelles i dati necessari per l’eventuale designazione come grandi piattaforme digitali o gatekeeper

Separatamente, Bruxelles ha adottato le nuove norme dell’Ue per ridurre il consumo energetico degli elettrodomestici in standby e avviato una consultazione pubblica sull’efficacia del Rectt (Regolamento esenzione contratti trasferimento di tecnologia) o sull’eventuale necessità di apportare modifiche in vista del rinnovo nel 2026.

Dsa, il ruolo dell’Ecat 

Il regolamento sui servizi digitali Dsa prevede requisiti in materia di gestione dei rischi per le imprese designate dalla Commissione europea come piattaforme online di dimensioni molto grandi e motori di ricerca online di dimensioni molto grandi. All’interno di questo quadro, le piattaforme designate come “big” dovranno individuare, analizzare e attenuare un’ampia gamma di rischi sistemici, dal modo in cui i contenuti illegali e la disinformazione possono essere amplificati mediante i loro servizi, fino all’impatto sulla libertà di espressione o sulla libertà dei media.

Analogamente, dovranno essere valutati e attenuati i rischi specifici relativi alla violenza di genere online e alla protezione dei minori online e della loro salute mentale. I piani di attenuazione dei rischi delle piattaforme e dei motori di ricerca designati saranno oggetto di un audit e di una vigilanza indipendenti da parte della Commissione europea.

L’Ecat fornirà alla Commissione competenze tecniche e scientifiche interne per garantire che i sistemi algoritmici utilizzati dalle piattaforme online e dai motori di ricerca di dimensioni molto grandi rispettino i requisiti in materia di gestione e attenuazione dei rischi e di trasparenza previsti dal regolamento sui servizi digitali.

La valutazione degli algoritmi

Si tratta in particolare di effettuare analisi tecniche e valutazioni degli algoritmi. Una squadra interdisciplinare composta da esperti di dati, intelligenza artificiale, scienze sociali e diritto combineranno le rispettive competenze per valutare il funzionamento degli algoritmi e proporre le migliori pratiche per attenuarne l’impatto. Questo sarà fondamentale per garantire un’analisi approfondita delle relazioni di trasparenza e dell’autovalutazione dei rischi presentate dalle imprese designate e per effettuare ispezioni dei loro sistemi ogniqualvolta la Commissione lo richieda.

Questa missione non potrebbe essere realizzata senza un’adeguata capacità di ricerca e previsione, un altro aspetto inerente all’approccio dell’Ecat. I ricercatori del Jrc si baseranno, sviluppandole ulteriormente, sulle loro competenze di lunga data nel settore dell’intelligenza artificiale, che hanno già svolto un ruolo fondamentale nella preparazione di altri importanti atti normativi, come la legge sull’Ai, il piano coordinato sull’intelligenza artificiale e la sua revisione del 2021.

I ricercatori dell’Ecat non si concentreranno solo sull’individuazione e sulla gestione dei rischi sistemici derivanti dalle piattaforme online di dimensioni molto grandi e dai motori di ricerca online di dimensioni molto grandi, ma esamineranno anche l’impatto sociale a lungo termine degli algoritmi.

Dma, adottate le norme procedurali per l’attuazione

Separatamente, la Commissione ha adottato le norme procedurali per l’attuazione del regolamento sui mercati digitali (Dma). Le norme specificano alcuni aspetti relativi all’attuazione e all’applicazione del regolamento, come il diritto delle parti di essere sentite e di accedere al fascicolo, e includono il modulo di notifica che le aziende potenzialmente gatekeeper dovranno utilizzare per fornire alla Commissione le cifre che serviranno alla eventuale designazione o esclusione dal gruppo delle grandi piattaforme.

I regolamenti di attuazione adottati tengono conto dei commenti ricevuti durante il periodo di commento pubblico di un mese che ha avuto luogo tra il 9 dicembre 2022 e il 9 gennaio 2023. Tali modifiche includono più pagine per le parti coinvolte per esprimere il proprio punto di vista durante la procedura di designazione e una procedura semplificata per l’accesso al fascicolo.

Risparmio energetico, le nuove norme sullo “standby” 

La Commissione ha anche adottato le nuove norme dell’Ue per ridurre il consumo energetico di apparecchi elettrici quali lavatrici, televisori e console portatili per videogiochi quando sono in modalità “standby”. Le norme riviste introducono una serie di modifiche al regolamento sulla progettazione ecocompatibile (ecodesign) del 2008 in materia di standby, modalità spenta e stand-by in rete, aggiornato l’ultima volta nel 2013. Le modifiche tengono conto degli sviluppi tecnologici e di mercato degli ultimi anni e ampliano il campo di applicazione delle norme, includendo ad esempio prodotti con alimentazione esterna a bassa tensione come piccole apparecchiature di rete (inclusi router Wi-Fi e modem) o altoparlanti wireless.

Richiedendo la riduzione del consumo di elettricità dei prodotti quando sono in modalità a basso consumo, la Commissione stima che entro il 2030 sarà generato un risparmio energetico annuo di 4 TWh, che equivale a un risparmio annuo di CO2 di 1,36 milioni di tonnellate di CO2 equivalente. Ciò andrà a beneficio anche dei consumatori riducendo le loro bollette, con un risparmio totale per i consumatori stimato a 530 milioni di euro all’anno entro il 2030.

Grazie alle norme riviste, le informazioni sul consumo di energia in modalità standby, spento e standby in rete, nonché sul tempo necessario affinché il prodotto raggiunga automaticamente una di queste modalità, saranno più facilmente accessibili ai consumatori. I produttori hanno ora un periodo di transizione di due anni fino all’applicazione di queste nuove regole.

Antitrust, consultazione pubblica sul Rectt

Infine, la Commissione ha avviato una consultazione pubblica per raccogliere prove sul funzionamento del regolamento Ttber (Transfer of technology block exemption regulation), o, in italiano, Rectt, Regolamento esenzione contratti trasferimento di tecnologia. Questo regolamento si applica a tutti quegli accordi con cui il licenziante trasferisce al licenziatario “diritti tecnologici” (know-how, brevetti, modelli di utilità, diritti su disegni e modelli, topografie di prodotti a semiconduttori, certificati complementari di protezione per i medicinali, certificati relativi alle nuove varietà vegetali, diritti d’autore sul software o una loro combinazione, nonché le domande di registrazione relative a tali diritti):

Il Rectt esenta alcune categorie di accordi di trasferimento di tecnologia dal divieto di accordi anticoncorrenziali di cui all’articolo 101, paragrafo 1, del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (Tfue).

L’obiettivo è rafforzare gli incentivi per la ricerca e lo sviluppo, agevolare la diffusione delle tecnologie e promuovere la concorrenza. Le norme attuali scadranno il 30 aprile 2026.

La consultazione pubblica, sotto forma di questionario online, invita le parti interessate a esprimersi sull’efficacia, l’efficienza, la pertinenza, la coerenza e il valore aggiunto del Rectt e delle relative linee guida. La valutazione aiuterà la Commissione a decidere se rinnovare l’attuale Rectt, rivederlo o lasciarlo scadere.

Tutte le parti interessate possono presentare le loro opinioni in qualsiasi lingua ufficiale dell’Ue sul portale “Have your say” della Commissione fino al 24 luglio 2023. La Commissione pubblicherà una sintesi delle risposte alla consultazione pubblica.

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