E’ ufficialmente operativo da oggi in Europa l’Electronic leaders group (Elg), una coalizione di Ceo del mondo dell’elettronica che si sono uniti col preciso obiettivo di portare il nostro continente ai vertici mondiali della progettazione e della produzione nella micro- e nella nano-elettronica.
Il gruppo fa leva sulla Electronics strategy adottata dall’Ue a maggio che si pone ambiziosi obiettivi per il 2020: agevolare investimenti nell’industria di riferimento per 100 miliardi di euro; raddoppiare il valore della produzione di microchip dell’Ue; creare, grazie all’impulso dato a questo settore industriale, 250.000 nuovi posti di lavoro.
L’Elg è presieduto da Ben Verwaayen (ex Ceo di Bt e Alcatel) e riunisce i leader di una decina di grandi aziende europee dello sviluppo e produzione di semiconduttori e della fornitura di attrezzature e materiali, nonché alcuni dei principali centri di ricerca del continente. Entro fine anno l’Elg definirà una roadmap strategica in cui indicherà come ribaltare l’attuale trend negativo della produzione di chip in Europa.
Nell’approntare questa tabella di marcia, l’Elg lavorerà a stretto contatto con lo Stakeholder engagement forum, una piattaforma aperta che coinvolgerà tutte le parti interessate, ovvero i rappresentanti delle industrie che dipendono dall’elettronica in via diretta o indiretta. Il settore dell’elettronica nel suo complesso già impiega 2,46 milioni di persone in Europa.
“Il Consiglio d’Europa di ottobre discuterà di come la rivoluzione digitale sta trasformando le nostre vite: l’industria europea, dalle automobili alla sanità, dipende in misura crescente dall’elettronica”, ha commentato il vice-presidente della Commissione europea Neelie Kroes. “Il ruolo che le aziende europee giocheranno nella rivoluzione digitale dipenderà dalle vostre idee e dai vostri prodotti”, ha concluso la Kroes rivolgendosi ai leader dell’Elg.