IL PIANO

Evasione fiscale: la sfida di Monti passa (anche) per l’Ict

Sviluppo di tecnologie informatiche e piattaforme hi-tech per migliorare le comunicazioni fra le forze in campo e favorire lo snellimento delle procedure. Si punta sul processo tributario telematico per velocizzare gli interventi. E per ridurre i costi si farà leva sulla Pec

Pubblicato il 28 Feb 2012

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C’è anche l’Ict fra le “armi” messe in campo dal governo Monti per accelerare la lotta all’evasione fiscale.

Il Presidente del Consiglio Mario Monti insieme al Vice Ministro dell’Economia, Vittorio Grilli e ai sottosegretari Vieri Ceriani e Gianfranco Polillo, ha riunito oggi presso il Ministero dell’Economia i vertici del Dicastero e dell’Agenzia delle Entrate, delle Dogane, del Territorio, della Guardia di Finanza e dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato per ridisegnare la strategia operativa degli interventi da attuare nella politica fiscale del prossimo triennio e per semplificare la gestione delle comunicazioni e dei processi.

Il Dipartimento delle Finanze sarà impegnato in un processo di modernizzazione che prevede l’ulteriore sviluppo delle tecnologie informatiche e il ricorso al Processo tributario telematico “per favorire la competitività e lo sviluppo con l’obiettivo di ridurre i costi attraverso l’utilizzo della posta elettronica certificata per le comunicazioni delle Commissioni tributarie”, si legge nel programma.

Da parte sua l’Agenzia delle Dogane dovrà migliorare la semplificazione amministrativa e la diffusione dei servizi telematici. “Per raggiungere questi obiettivi saranno potenziati il sistema informatico doganale e si svilupperà il dialogo con le altre Amministrazioni ed Enti pubblici con gli organi dell’Unione Europea. L’Agenzia si impegna, da un lato ad adottare strumenti tecnologici che, nell’assicurare legalità e sicurezza delle operazioni, consentano il rilancio degli snodi del trasporto delle merci; dall’altro ad intensificare le iniziative per accrescere la partnership con gli operatori e le associazioni di categoria al fine di migliorare la sicurezza e la fluidità del commercio internazionale”.

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