Si fa presto a dire smart city. Ma l’esperienza seamless e ultraconnessa che porterà i visitatori di Expo ad accedere a quasi tutte le funzionalità dell’area espositiva col solo sfioramento di un display nasce da un lungo lavoro di integrazione delle tecnologie e delle professionalità di grandi multinazionali dell’innovazione, a partire da Telecom Italia, Cisco e Accenture.
“Sul sito espositivo abbiamo collegato circa 100 partecipanti tra Paesi e aziende”, spiega Andrea Costa, responsabile per Telecom Italia del progetto Expo 2015. “Le nostre stime più aggiornate parlano di oltre 220 km di fibra ottica posata e attivata, ma in questi ultimi giorni, prima dell’inaugurazione, cresceremo ancora, entrando in nuovi padiglioni”. Rispetto alla connettività wireless, il gruppo ha innalzato sei tralicci, di 33-38 metri, sui quali sono installate le macro stazioni radio base e a cui si aggiungono ulteriori 12 antenne dislocate entro l’area, che rappresentano l’infrastruttura portante per dare copertura 4G al polo di Rho.
Il mondo dei servizi tecnologici per la smart city comprende la centrale di comando e controllo (dove per Telecom Italia lavoreranno più di 100 persone), e il logbook, il “brogliaccio digitale” che sarà dato in gestione ai field operation manager, in grado di segnalare e documentare tutti gli accadimenti tecnologici on site. “L’intero comparto applicativo è gestito da un ecosistema di cloud computing evoluto – commenta Costa – Parliamo di 200 server virtuali con 50 terabyte di storage, completamente scalabili”. Telecom Italia, oggi come Tim, è stata il primo partner di Expo 2015, ed essendo anche integrata nell’ecosistema E015 si è trovata da subito a offrire una collaborazione che ha fatto della completezza la sua parola d’ordine, dovendo organizzare anche attività di marketing e ticket reseller. “Siamo infatti attivi anche sulla parte digital”, chiosa Costa, “dal front end del ticketing, fruibile anche via Nfc, agli oltre cento touch point presenti sul sito”.
Complementari le installazioni di Cisco, IP Networks and Solutions Partner di Expo 2015. Fabio Florio, business development manager del progetto, anticipa che con l’aiuto dell’organizzazione l’80% dei Paesi partecipanti ha aderito al modello proposto da Cisco. “Gestiamo le infrastrutture sia via cavo sia mobile sia wi-fi per la connettività di base, oltre ai sistemi di sicurezza e controllo per l’accesso alla Rete. Dalla collaboration ai servizi di telepresence, passando per le soluzioni che gestiscono i contenuti proiettati su schermi, totem ed e-wall di Expo, tutte le applicazioni dei partner, compresi gli smart meter di Enel e le funzioni di controllo di Selex ES su protocollo IP fino ai tornelli di accesso, la biglietteria, i sistemi di tracciatura logistica delle merci in entrata e uscita gireranno sull’infrastruttura che abbiamo creato. Siamo così soddisfatti del risultato”, chiosa Florio, “che porteremo 800 clienti delle regione Emear sul sito per mostrare loro il progetto. Avere uno showcase del genere è per noi il primo ritorno sull’investimento. Non si tratta di un laboratorio, ma di una vera e propria città digitale”.
A mettere in relazione il tutto ci pensa la Service Delivery Platform studiata da Accenture, che per l’appunto è System Integration Global Official Partner di Expo 2015. “È grazie ad essa che si possono realizzare sia soluzioni enterprise (per esempio la costumizzazione di Sap) sia attività di customer caring (come la consolle di backoffice di MyExpo, l’applicazione che consente a ogni utente di registrarsi e personalizzare la propria esperienza alla scoperta dell’evento), fino a servizi a valore aggiunto per i visitatori, tra cui l’applicazione mobile e il couponing”, spiega Marco Morchio, Accenture Strategy Lead e responsabile della partnership. “Diciamo che la nostra piattaforma è il ‘sistema nervoso’ dell’Esposizione Universale. Durante il semestre, gestirà oltre 2,5 milioni di transazioni e 7,5 milioni di notifiche al giorno in merito alla localizzazione dei visitatori all’interno del sito espositivo, integrando nell’ecosistema tecnologico enteprise di Expo il sistema di e-ticketing per la vendita dei biglietti, abilitando la reportistica operativa e di business nell’ambito degli analytics”.
Per il progetto Expo, Accenture ha messo a disposizione un team di 70 professionisti delle practices Sap, Analytics, Digital e Security, che ha lavorato a fianco delle funzioni innovation, tecnology, marketing e finance di Expo 2015 nella realizzazione di applicazioni e soluzioni tecnologiche la cui implementazione, nel corso di tre anni, ha portato a 15 major release. Una di queste è, come detto, la app ufficiale di Expo 2015. “Il software per mobile”, continua Morchio, “si integra nel quadro di un ecosistema di servizi e piattaforme sviluppati da Accenture per l’organizzazione e per i suoi partner: l’e-couponing, che consente di creare campagne promozionali per ingaggiare i visitatori in specifici punti di interesse; il Presence & Location Management System e la Business Intelligence, che abilitano l’invio di notifiche verso l’applicazione mobile sulla base della posizione dell’utente nel sito espositivo; e infine la piattaforma di Campaign Management, che gestisce la distribuzione di comunicazioni via sms ed e-mail sulla base di liste target realizzate sulla customer base degli utenti registrati in MyExpo”. Niente male, considerando che il concentrato di tutto questo lavoro starà nel palmo della mano di ognuno dei visitatori dell’Esposizione Universale.