INNOVAZIONE

Export digitale, aperto il bando per il bonus da 30 milioni

La misura prevista da Maeci e Ice serve a supportare l’internazionalizzazione delle microimprese attraverso l’acquisto di prodotti e servizi dedicati alla digitalizzazione dei processi. Per le Pmi rimborsi fino a 4mila euro ciascuna

Pubblicato il 20 Mag 2022

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Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (Maeci) e l’Agenzia Ice hanno aperto il bando per richiedere il Bonus Export Digitale, una misura per la quale sono stati stanziati 30 milioni di euro.

La Convenzione Maeci-Ice per la promozione straordinaria del Made in Italy, che in questo caso si avvale del supporto tecnico di Invitalia per l’attuazione del progetto, prevede il sostegno ai processi di digitalizzazione delle Pmi al fine di metterle in condizioni di avviare o consolidare le attività di export e di internazionalizzazione nell’ambito della strategia delineata dal Patto per l’Export.

Come funziona il contributo

Il contributo si sostanzierà in un rimborso delle spese che le microimprese sosterranno per dotarsi di servizi e prodotti digitali funzionali all’internazionalizzazione della propria organizzazione, a patto che le forniture siano acquisite presso partner che risultino iscritti nell’elenco delle società abilitate. L’incentivo, più nello specifico, è riservato alle microimprese manifatturiere italiane con un numero di dipendenti inferiore a 10 e con un fatturato – o totale di bilancio annuo – non superiore a 2 milioni di euro.

Gli importi erogabili alle microimprese sono pari a 4.000 euro a fronte di spese ammissibili non inferiori – al netto dell’Iva – a 5.000 euro. Si parla invece di 22.500 euro alle reti e ai consorzi a fronte di spese ammissibili non inferiori – al netto dell’Iva – a 25.000 euro (alle reti e ai consorzi beneficiari del contributo devono aderire almeno cinque microimprese).

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