Exprivia, utile netto a 4,5 mln. Dividendo a 0,04 euro

La società archivia il 2009 con ricavi a 47 milioni. L’assemblea rilascia l’autorizzazione ad acquistare azioni proprie

Pubblicato il 21 Apr 2010

Tempo di bilanci anche per Exprivia. L’Assemblea ordinaria di
Exprivia SpA ha approvato i risultati di esercizio al
31/12/2009.
I risultati relativi alla Capogruppo Exprivia registrano ricavi
della produzione pari a 47,4 milioni di Euro, un Ebitda di Euro 5,2
milioni, un Ebit di Euro 3,2 milioni e un utile netto di 4,5
milioni di euro.

“A seguito dei risultati conseguiti nel 2009 – fa sapere la
società – l’Assemblea degli Azionisti ha approvato la
distribuzione di un dividendo, in linea con l’esercizio
precedente, pari a euro 0,04 lordi per azione ordinaria con stacco
della cedola n. 6 il 26 aprile 2010 e pagamento il 29 aprile
2010”.

Per quanto riguarda le perfomance del Gruppo Exprivia, questo ha
chiuso l’esercizio con un valore della produzione consolidato
pari a 90 milioni di euro, un Ebitda di euro 14,7 milioni, un Ebit
a 11,7 milioni ed un utile ante imposte di Gruppo di 9,2 milioni di
Euro. L’ Ebitda margin è pari al 16,29% e L’Ebit margin è
pari al 13,0%.

Contestualmente all’approvazione dei dati finanziari,
L’Assemblea ha nominato Giorgio De Porcellinis, già cooptato dal
Cda il 25 giugno 2009, membro non esecutivo del Consiglio di
Amministrazione. Il Cda lo ha qualificato quale consigliere
indipendente.

Nella stessa seduta, l’Assemblea ha approvato il rilascio di una
nuova autorizzazione all’acquisto e alla disposizione di azioni
proprie. “La nuova richiesta di autorizzazione fonda
sull’esigenza di rinnovare l’autorizzazione concessa il 17
Novembre 2008 che scadrà il 16 maggio 2010”, spiega la
società.
L’obiettivo principale dell’operazione è quello di dotare la
società di un importante strumento di flessibilità strategica ed
operativa che permetta di poter disporre delle azioni proprie
acquisite, oltre che di quelle già possedute, nell’ambito d
operazioni di acquisizioni o assunzione di partecipazioni,
interventi di stabilizzazione sulle quotazioni del titolo;
eventuale asservimento a piani di stock option e, infine,
operazioni di trading sulle azioni proprie attraverso operazioni
successive di acquisto e vendita di azioni proprie.

“L’autorizzazione all’acquisto è concessa per un periodo di
18 mesi e per un numero massimo di azioni il cui valore nominale
non ecceda la decima parte del capitale sociale; il numero massimo
di azioni acquistabili non potrà quindi eccedere n. 5.136.945
ulteriormente diminuite dalle azioni alla data possedute – si
legge in una nota diffusa da Exprivia -. L’autorizzazione
all’alienazione è concessa senza limiti temporali. Il prezzo
d’acquisto non potrà essere inferiore o superiore al 20%
rispetto alla media semplice del prezzo di riferimento che il
titolo avrà registrato nelle tre sedute di Borsa precedenti al
compimento di ogni singola operazione di acquisto”.

Le operazioni di alienazione che verranno effettuate sul mercato
azionario di Borsa Italiana, verranno effettuate al prezzo della
quotazione di mercato del giorno in cui si effettuerà
l’operazione. Quelle, invece, effettuate fuori dal mercato
azionario di Borsa Italiana, potranno essere effettuate ad un
prezzo che non potrà essere inferiore al 20% della media semplice
del prezzo ufficiale registrato dal titolo Exprivia sul mercato di
riferimento nei 90 giorni precedenti la data di alienazione. Le
operazioni di alienazione per asservimento a piani di stock option
saranno, infine, effettuate alle condizioni previste dal Piano di
Stock Option approvato dall’Assemblea dei soci.

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