Exprivia, fornitore di software e sistemi IT nei mercati banche e finanza, industria, telecomunicazioni, utilities, trasporti, pubblica amministrazione e sanità ha chiuso il 2011 con un utile in calo a 3,2 milioni di euro dai 4,9 milioni di un anno prima e proporrà all’assemblea un dividendo di 0,031 euro. Lo si legge in una nota della società. Nel 2011 il valore della produzione è cresciuto del 21% su anno a 120,6 milioni di euro, mentre l’Ebitda è sceso a 13,9 milioni di euro dai 15,3 milioni registrati nell’anno precedente.
Nonostante il mercato in Italia sia stato contraddistinto per il terzo anno consecutivo da una sostanziale stagnazione degli investimenti, oltre che da una flessione del segmento IT di ben il 4,1% (fonte Assinform), il Gruppo Exprivia "ha saputo differenziare e focalizzare la sua offerta sulle attività progettuali che creano valore per le imprese, posizionandosi in tutti i settori di mercato come partner IT di riferimento", continua la nota.
Lo sviluppo sui mercati internazionali ha, inoltre, consentito di aumentare la presenza del Gruppo all’estero incrementando il fatturato del 160%, sia attraverso le società acquisite, sia attraverso la politica di sviluppo del business dei clienti multinazionali.
Nel corso del 2011 sono stati avviati "importanti progetti innovativi che hanno consentito di partecipare a progetti di ricerca nazionali di rilievo in ambito Smart Cities (Bari Digitale), di creare un’offerta in ambito “mobile” con il prodotto Pay4any, già premiato a livello nazionale come miglior piattaforma in ambito bancario (Forum Abilab) e un “app mobile portfolio” su piattaforma Sap riconosciuto tra i più innovativi a livello Emea dalla stessa Sap".
L’andamento dei ricavi per aree di business ha registrato nel corso del 2011 una crescita rispetto al 2010 nei mercati Pubblica Amministrazione e Utilities, Banche e Finanza, Industria e Oil & Gas. La contrazione nel mercato della Sanità è da imputarsi per 3,7 Milioni di Euro alla riduzione della rivendita hardware e software di terze parti e per ulteriori 3,7 milioni di euro a seguito di variazioni sulla valutazione di alcune commesse pluriennali.