Facebook sta collaborando con l’Fbi nelle indagini su un “sofisticato attacco attraverso un malware” di cui è stato vittima il mese scorso.
Il gruppo fondato da Mark Zuckerberg ha ammesso due giorni fa, con un post pubblicato sul suo sito, di essere stato preso di mira dai pirati informatici senza però dire dove ha avuto origine l’attacco. Gli investigatori, a quanto riferisce la stessa azienda, non hanno trovato alcuna prova che i dati degli utenti siano stati compromessi.
“Non appena abbiamo scoperto la presenza del malware – è scritto nel comunicato del colosso social – abbiamo riparato tutti i macchinari infetti, informato le forze dell’ordine e avviato un’importante indagine che continua fino a oggi”. La company ha poi specificato che il malware ha infettato i laptop usati dai dipendenti di Facebook quando hanno visitato il sito web di uno sviluppatore per dispositivi mobili. Il gruppo ha aggiunto che altre aziende sono state colpite dai pirati informatici, senza però specificare quali.
Il titolo Fb è sceso in Borsa dell’1% dopo la diffusione della notizia.
Lo scorso 2 febbraio anche Twitter ha denunciato assalti informatici per introdursi illegalmente nel suo sistema. Così come il New York Times, vittima di hacker cinesi lo scorso 30 gennaio, il Wall Street Journal e Bloomberg.