LA TRIMESTRALE

Facebook vola in Borsa nonostante la brusca frenata della pubblicità

L’emergenza Coronavirus impatta sui conti ma ad aprile segnali di stabilizzazione. Gli utili al di sotto delle previsioni degli analisti. Balzo degli utenti medi giornalieri a +11%

Pubblicato il 30 Apr 2020

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Nonostante la crescita degli utili abbia rallentato e la pubblicità abbia segnato una frenata, il titolo di Facebook è arrivato a guadagnare nelle contrattazioni Afterhours della Borsa di New York fino a superare il 10%, grazie ai “segnali di stabilizzazione” che sono arrivati dai primi dati disponibili sul mese di aprile, e a una crescita sostenuta degli utenti medi giornalieri, che rispetto al primo trimestre 2019 sono cresciuti dell’11% arrivando a toccare quota 1,73 miliardi. Considerando invece tutte le app della galassia Facebook, gli utenti medi sono aumentati da 2,89 miliardi del periodo gennaio-marzo dello scorso anno a 2,99 miliardi. 

Qualche scricchiolio è arrivato dagli utili, che sono cresciuti a 4,9 miliardi di dollari – pari a 1,71 dollari per azione (erano a 2,43 miliardi, 0,81 dollari per azione, nel primo trimestre 2019), mentre il fatturato è salito a 17,74 miliardi di dollari rispetto ai 15,08 dell’anno precedente. Il dato degli utili è così risultato al di sotto delle attese degli analisti, che si aspettavano per il primo trimestre 2020 una crescita a 1,74 dollari per azione. 

L’altra nota preoccupante per il social network fondato da Mark Zuckerberg è quella che arriva dal mercato della pubblicità, in cui nel primo trimestre del 2020 si è registrato un deciso calo della domanda focalizzato soprattutto nelle ultime tre settimane del trimestre, quando negli Stati Uniti è stato imposto il lockdown per arginare il contagio da Coronavirus.  Ma la situazione – secondo l’analisi di Facebook, avrebbe dato segnali di stabilizzazione già nei primi giorni di aprile, anche se l’azienda non ha fornito una guidance per i ricavi che si attende dal secondo trimestre.

Durante una conference call con gli analisti il ceo della società, Mark Zuckerberg, ha sottolineato come la pandemia e il lockdown in tutto il mondo stiano portando a una sempre maggiore diffusione di nuovi strumenti di comunicazione, come le app per le videochiamate e le chat di gruppo. Gli streaming live, che prima della diffusione del virus venivano utilizzati soltanto per la trasmissione di eventi, sono ora utilizzati dagli insegnati, professionisti dell’intrattenimento e istituzioni religiose per classi virtuali, conserti e funzioni, ha proseguito Zuckergberg. Secondo le stime del fondatore di Facebook sono oggi più di 800 milioni le persone che utilizzano i servizi di streaming live ogni giorno. Zuckerberg ha concluso sottolineando che gli effetti della diffusione del virus sull’azienda sono stati significativi, e ha espresso preoccupazione sul fatto che l’emergenza sanitaria ed economica potrebbe protrarsi oltre le aspettative se la riapertura sarà troppo rapida e il contagio non sarà ridotto a percentuali minime.

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