Facebook si appresta ad offrire la possibilità di andare live in video sul social network a tutta la propria galassia di utenti. La funzione è già attiva per alcuni degli utenti iOs e Android, in particolare per coloro che dispongono delle versioni più aggiornate dei due sistemi operativi. I primi a lanciare questo tipo di soluzioni sono stati Periscope, che oggi conta oltre 10 milioni di utenti, e Meerkat. Ora anche la compagnia di Mark Zuckerberg ha deciso di tuffarsi nel mondo delle dirette video, lanciando un nuovo tool ad hoc.
Il real video è un ponte lanciato fra due passaggi (registrazione video e condivisione): costituisce dunque un unico processo continuo, una diretta video interattiva che, appena finita, diventa automaticamente un contenuto già pronto e impacchettato. Le dirette video costituiscono, per ora, un potenziale crack per tutti gli sviluppi che potrebbero avere in ambiti collaterali al social network, come quello pubblicitario. Ma, come sempre e prima di chiunque altro, saranno gli utenti a deciderlo. Sciuramente, in tanti sono curiosi di sapere come funziona.
Bisognerà vedere se la discesa in campo del social più utilizzato al mondo darà la spinta decisiva a questa nuova opportunità di convisione, visto che Periscope dopo la curiosità e il boom iniziale sembra aver già perso la propria forza propulsiva. Dietro alla decisione di Zuckerberg di aprire i video real-time al suo miliardo e mezzo di utenti non si nasconde certo la smania di un giovane miliardario, ma l’intenzione di costruire nuove opportunità di business, legate soprattutto ad orizzonti pubblicitari, sfruttando fenomeni globali come il boom dei video online e la crescita del mercato mobile.
Sullo sfondo rimane però la questione copyright. Soprattutto per quanto riguarda la ripresa live di eventi coperti da diritti televisivi, come una partita di calcio o un concerto musicale. Filmati live che sicuramente farebbero drizzare le antenne agli operatori televisivi, come già avvenuto con Periscope negli Usa.
Prima i Vip, poi i “comuni mortali” – Durante i mesi di test con le pagine fan certificate, soprattutto con quelle delle celebrità dello spettacolo e dei grandi personaggi dello sport, le dirette video hanno ricevuto ottimi feedback dai diretti interessati. Anche molte testate giornalistiche, come il Guardian, e grandi player televisivi, come la Bbc o la Cnn, hanno iniziato a utilizzare con frequenza sempre maggiore il nuovo servizio, specialmente in occasioni di grande portata mediatica, come la recente presentazione mondiale dei nuovi Samsung Galaxy S7 e S7Edge o la campagna elettorale in corso per le presidenziali negli Stati Uniti.
Da qualche settimana anche gli utenti “normali” possono registrare la propria diretta video su Facebook. Probabilmente, scorrendo le vostre news feed sul social vi sarà già capitato di vedere qualche vostro amico in diretta. Durante la trasmissione gli utenti possono scrivere una breve descrizione di ciò che condividono, scegliere il pubblico a cui si rivolgono e vedere in tempo reale chi sta seguendo il loro live. Una novità sulla falsariga di Meerkat e Periscope, funzionalità offerta agli utenti di Twitter che permette la registrazione video e la trasmissione online in real-time.
Video e mobile, il mix letale di Zuckerberg – L’apertura del real-time video a tutti gli utenti costituisce l’ennesimo esempio di come Facebook cerchi di cavalcare e al contempo anticipare i trend del mercato. Lo dimostrano bene gli altri progetti recentemente avviati dalla società californiana (realtà virtuale, intelligenza artificiale, Instant articles), ma in questo caso la mossa di Zuckerberg potrebbe rappresentare un vero e proprio colpaccio. Innanzitutto perché combina la potenza di video e mobile.
Aprendo oggi la propria news feed di Facebook e comparandola a quella che ci appariva solo un paio di anni fa, è facile accorgersi di quanto sia aumentata la condivisioni di clip e filmati rispetto a quella di foto e contenuti scritti. Se a ciò si accompagna il fermento in atto nel mondo della tecnologia cellulare mobile il dado non è ancora tratto, ma poco ci manca. Il potenziamento delle attuali reti Lte e lo sviluppo delle nuove reti 5G costituiranno infatti due driver importanti per il mercato del video-streaming.
Qualche dato aiuta a capire ancora meglio di quale rivoluzione potenziale, o già in atto, si sta parlando: il traffico video mobile è previsto infatti in crescita del 45% ogni anno nei prossimi cinque anni e rappresenterà il 55% di tutto il traffico dati mobile entro il 2020. Questo significa anche che gli operatori di telecomunicazione, i colossi che producono i device (smartphone e tablet su tutti) e le compagnie che offrono servizi e contenuti video saranno costrette a spingere sull’acceleratore. Le connessioni dovranno essere sempre più potenti e in grado di farci vedere un filmato senza blocchi, così come i nostri smartphone dovranno essere sempre più performanti, dal punto di vista grafico e operativo. Il mondo intero chiederà sempre più gygabite per navigare: fra 5 anni da smartphone ne consumeremo tra i 18 e i 22 al mese.
E gli addetti ai lavori sono pronti a scommettere che la maggior parte di essi finirà proprio su canali online come Youtube, che oggi raccoglie il 70% del traffico video, Netflix e altre piattaforme streaming. Non è un caso che big come Google, la stessa Netflix, Microsoft e Cisco stiano lavorando a nuovi formati per i contenuti multimediali da fruire online che siano in grado di funzionare “su dispositivi di ogni tipo e per utenti di tutto il mondo”.
Naturalmente, soprattutto dopo lo “sblocco” delle dirette video per tutti, anche su Facebook il peso di clip e filmati aumenterà sempre di più. È quindi chiaro che la convergenza dell’elemento video con quello mobile rappresenti per un colosso da 1,59 miliardi di utenti attivi mensilmente (dato al 31 dicembre 2015, di questi 1,44 miliardi connessi da dispositivo mobile) una grande opportunità di crescita ulteriore.
Real-time nuova mania social? – Il lancio di Periscope nella prima metà del 2015 e il contemporaneo avvento di Meerkat, altro servizio simile, erano stati accolti come novità dalla portata rivoluzionaria. Effettivamente, avere la possibilità di condividere in diretta video qualunque avvenimento a decine e centinaia di potenziali viewer (migliaia e milioni nel caso di società o personaggi famosi) non era allora, e non è tuttora, una novità di poco conto.
A prescindere dalla differenza tra persone famose e non, sicuramente l’ingresso sul campo da gioco di Facebook, con al seguito il suo esercito di utenti al completo, potrebbe dare un impulso decisivo all’utilizzo di questo strumento di condivisione. “La ragione per cui gli utenti ci hanno chiesto di accedere a Live Video è molto diversa da quella delle celebrità – ha spiegato tempo fa Julie Zhou, product designer di Facebook – Per le persone è un modo efficace di coinvolgere i propri familiari e amici nei momenti più importanti della propria vita“.
Così come avvenuto in principio per le foto e negli ultimi anni con i video, non ci stupiremmo se Facebook inaugurasse un nuovo trend social, appunto i video live. A pensarci bene, grazie a questi servizi basta avere uno smartphone con una fotocamera di buona qualità e una connessione in grado di supportare la diretta per raggiungere un bacino indefinito e sterminato di utenti con una clip. È facile scommettere che ciò che prima veniva registrato e condiviso, ora verrà semplicemente prima mandato live e poi tenuto sul profilo.