Facebook ha annunciato l’intenzione di interrompere entro il 15 ottobre, in Europa, il servizio automatico di “tagging” fotografico e di cancellare il database di riconoscimento facciale del social network. Lo scrive il New York Times, aggiungendo che il dietrofront di Mark Zuckerberg arriva dopo le riserve sul servizio avanzate dal Garante della privacy in Irlanda, quartier generale di Facebook in Europa, sposate dal collegio dei Garanti europei. Polemiche sulla privacy in Europa erano sorte già nel giugno del 2011, quando il servizio fu esteso in sordina anche nei paesi dell’Ue.
Nel mirino del Garante irlandese, ma anche di quello tedesco e inglese, era finita la collezione di immagini dei membri europei del social network. In particolare, nel mirino della Commissione è finita a marzo la mancanza dell’obbligo di un consenso esplicito nelle procedure di assenso da parte degli utenti europei, per la raccolta di foto e immagini personali. Il servizio consente in automatico di dare un nome a tutte le foto taggate sul social network, mentre in precedenza il tag era apposto manualmente dagli utenti.
Sempre in tema di privacy, sotto la lente finisce il nuovo Diario del social network. Gli esperti internazionali Eset Nod32, produttore di software per la sicurezza su Internet, mettono in guardia gli utenti sugli accorgimenti necessari per tutelare la propria identità, utilizzando al meglio le opzioni privacy del Diario.
“La Timeline è un servizio creato da Facebook con lo scopo di ordinare i post e le interazioni dei singoli utenti lungo un asse temporale, che rende molto più facile scattare un’istantanea digitale completa della storia recente di ciascuno, nel bene e nel male”, si legge in una nota di Eset Nod32, che invita gli utenti a selezionare con attenzione la lista di amici prima di condividere contenuti e immagini troppo personali.