Facebook ha fatto parlare di sè nei giorni scorsi, entrando da
protagonista nel mondo dell'alta finanza, dopo il cospicuo
investimento di Goldman Sachs e della russa Digital Sky
Technologies, che hanno infuso 500 milioni di dollari nel social
network (rispettivamente 450 milioni Goldman Sachs e 50 milioni
Digital Sky Technologies, che nel 2002 ne aveva già messi sul
piatto 200). Il sito sociale più popolare della rete viene oggi
valutato ben 50 miliardi di dollari. Le aspettative sono al massimo
– così alte, secondo un commento del Wall Street Journal, che
molto del futuro guadagno potrebbe già essersi volatilizzato.
A sette anni dal lancio, Facebook vanta oltre 2 miliardi di dollari
di revenues annuali, quasi il triplo di un anno fa, ma per
continuare a crescere a questo ritmo, scrive il WSJ, la società ha
bisogno di più capitali, e quindi sempre più azionisti. Ma, come
prevedono le regole della Securities and exchange commission
americana, tutte le aziende con 500 o più investitori devono
registrarsi presso l’organo di vigilanza della Borsa e aderire a
stringenti norme di trasparenza finanziaria.
Perciò la migliore opzione che ha oggi Facebook per vendere azioni
ma non quotarsi è rivolgersi a reti di investitori molto ricchi,
come quelli che può fornire la banca d’affari Goldman Sachs.
Offrendo azioni di Facebook a una selezione di clienti,
costringendoli ad accettare o rifiutare nel giro di una settimana,
la Goldman ha fatto apparire l’investimento nel social network
come un privilegio per pochi.
Gli investitori stanno comprando ovviamente più che una speranza o
una scomessa, riconosce il WSJ. Con circa 600 milioni di utenti e
500 milioni di dollari di utili annuali, la scalata di Facebook
sembra inarrestabile. Tuttavia, "i trend sociali online sono
del tutto imprevedibili. Se arrivano un nuovo sito o una tecnologia
capaci di conquistare il pubblico e proporre un altro modo di
interagire, Facebook potrebbe trasformarsi rapidamente nel vecchio
modo di fare social networking", afferma un esperto del
settore. Concorda Ralph Wanger, ex manager di Acorn Fund:
"Poiché parte da una valutazione così alta, Facebook non
può permettersi passi falsi nella sua crescita”.
Intanto la Sec avrebbe contattato la Goldman Sachs proprio in
merito all’offerta privata di azioni di Facebook ai suoi clienti,
rivela il New York Times, chiedendo chiarimenti sulla struttura
dell’accordo e anche sulle notizie trapelate sui media in merito
all’offerta. Già lo scorso mese Facebook era stata contattata
dalla Sec per discutere la formazione di reti di investitori per
comprare azioni del social network. Secondo il Wall Street Journal,
la Sec avrebbe aperto anche un’inchiesta per approfondire gli
aspetti legati alla regolamentazione degli investimenti in società
non quotate ed eventualmente estendere gli obblighi di financial
disclosure anche alle compagnie con meno di 500 azionisti, alla
luce delle operazioni che di recente hanno consentito di acquistare
azioni di società di Internet come Facebook e Twitter.