APP E IMMAGINI

Facebook “riconosce” tutti gli utenti in foto, ma l’Europa vieta la app

Il social network lancia un servizio in grado di individuare l’identità delle persone, anche a volto coperto, ma i Garanti levano gli scudi. E anche Google spinge sulla fotografia: via alle immagini “aumentate” e psichedeliche

Pubblicato il 23 Giu 2015

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Facebook e Google al lavoro sulle fotografie, ma già si leva lo scudo della privacy in Europa. Il social network sta infatti sviluppando un’applicazione per riconoscere in foto tutti, anche a volto coperto e persino se la persona è ritratta di spalle. Ci riuscirà grazie ad un algoritmo – mostrato in una conferenza a Boston – che si basa su elementi come corporatura, postura, acconciatura. Invece Google, sfruttando l’intelligenza artificiale, tenta una strada opposta: “insegna” ai computer come creare immagini a partire da una foto.

Il riconoscimento delle persone nelle foto da parte di Facebook e la sua applicazione Moments lanciata qualche giorno fa hanno già spinto i Garanti europei per la privacy a vietare in Europa proprio questa applicazione. Ma il social network tende a far evolvere sempre di più la tecnologia che identifica le persone presenti nelle foto sulla base dei volti. Come riportato dal blog Gizmodo, Yann LeCun di Facebook ha presentato alla Computer Vision and Pattern Recognition Conference di Boston un algoritmo che riconosce correttamente le persone da dettagli fisici, dagli abiti indossati, perfino dai capelli, nell’ 86% dei casi.

Oltre a Facebook, anche Google sta sperimentando nel campo dei software per il riconoscimento delle immagini, ma scegliendo una strada totalmente diversa. Il colosso di Mountain View ha da poco svelato una tecnologia basata su reti neurali che “disegna” immagini sulla base di foto, creando una sorta di immagine “aumentata” e anche un po’ psichedelica di ciò che è raffigurato.

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