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Facebook scommette sul fashion, ecco l’assistente virtuale

In arrivo il 27 ottobre la nuova piattaforma basata sull’Intelligenza artificiale in grado di offrire consigli personalizzati agli utenti in fatto di abiti e accessori. Intanto in Australia si testa l’eliminazione della visualizzazione pubblica dei like

Pubblicato il 30 Set 2019

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Dopo Amazon, che a giugno ha svelato StyleSnap, una sorta di “Shazam dei vestiti” in grado di consigliare cosa comprare partendo dalla foto di outfit, anche Facebook si lancia nel mondo della moda. Il social media di Mark Zuckerber starebbe infatti per dare il via a Fashion++, sorta di consulente di stile virtuale pronto a dispensare consigli personalizzati agli utenti in fatto di abbigliamento e accessori.

Un sistema che non si limita a suggerire i match tra i vestiti

Il sistema si basa come facilmente intuibile su una piattaforma di Intelligenza artificiale che riconosce stili e capi d’abbigliamento fornendo suggerimenti su cosa cambiare o aggiungere. “Può anche raccomandare modi per valorizzare un capo, a partire da come infilare una camicia nei pantaloni o dal rimboccarsi le maniche”, ha spiegato Facebook sul proprio sito dedicato alla soluzione. Si parla dunque di un sistema più avanzato rispetto alle soluzioni attualmente presenti sul mercato, che di solito si limitano a suggerire i match tra i vari vestiti. Il progetto, ancora in fase di sviluppo, dovrebbe essere presentato dalla società all’International Conference on Computer Vision, che si terrà a Seoul a partire dal 27 ottobre.

E in Australia scompare il conteggio dei like

Nel frattempo in Australia è già iniziata un’altra piccola rivoluzione: da ieri gli utenti non dispongono più della visione pubblica del conteggio dei “mi piace” dei post dei loro contatti sul feed. Si tratta della prima sperimentazione a livello mondiale, che segue a ruota un’iniziativa analoga avviata su Instagram: i like in questo modo diventano privati e visibili solo all’autore del post, mentre scompaiono sotto post e interazioni reciproche. Il direttore delle strategie mediatiche di Facebook Australia, Mia Garlick, ha dichiarato che la decisione è basata su ricerche relative al benessere degli utenti ed è supportata dal parere di professionisti di salute mentale, secondo cui il conteggio dei like può causare pericolose comparazioni sociali.

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