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Facebook, trimestrale record ma riflettori sulle strategie

Non convincono Wall Street i progetti di investimento per il 2015 che faranno lievitare i costi anche del 70%. E non è chiaro come l’azienda monetizzerà Whatsapp. Ma i risultati sono più che positivi, trainati dal boom degli utenti e dell’advertising mobile

Pubblicato il 29 Ott 2014

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Facebook mette a segno ancora una trimestrale da record, che però piace poco a Wall Street, dove il titolo ha perso quasi il 10% dopo che la società del social network numero uno al mondo ha messo in guardia suI nuovi programmi di investimento che faranno lievitare le sue spese.

Nel terzo trimestre 2014, Facebook ha registrato un aumento delle revenues del 59% anno su anno a 3,2 miliardi di dollari. Il numero di utenti attivi giornalieri sul social network è salito del 19% a 864 milioni, mentre gli utenti mensili sono cresciuti del 14% a 1,35 miliardi. Il mobile continua a brillare: è dagli accessi da smartphone e tablet che Facebook registra la crescita più sostenuta, con il numero di utenti attivi giornalieri che sale del 39% a 703 milioni. Facebook ha 456 milioni di utenti che accedono solo da mobile.

Il mobile ha anche rappresentato il 66% delle entrate da pubblicità di Facebook (2,96 miliardi di dollari) nel terzo trimestre; anche qui il dato è in crescita perché il mobile rappresentava il 49% del totale delle revenues da pubblicità un anno fa. L’utile netto è balzato del 90% a 806 milioni di dollari e l’earning per share è salito del 76% a 43 centesimi. Il Capex ha toccato 482 milioni, il flusso di cassa libero 766 milioni. Facebook ha chiuso il trimestre con riserve totali di cash di 14,25 miliardi di dollari.

Ma nonostante una trimestrale brillante, gli investitori non hanno premiato Facebook in Borsa a causa dei commenti rilasciati dall’azienda nella conference call con gli analisti: Facebook ha infatti annunciato che intende potenziare gli investimenti nel 2015 spendendo per nuove assunzioni e infrastrutture e per integrare le società acquisite di recente, WhatsApp e Oculus Rift. Già nell’ultimo trimestre i costi di Facebook sono saliti del 41%, soprattutto per l’arrivo di 1.200 nuovi dipendenti, molti dei quali legati alle società neo-acquisite. Il Cfo David Whener ha dichiarato che i costi di Facebook saliranno del 50-70% nel prossimo anno, più di quanto si aspettassero molti analisti. I costi di Facebook sono già previsti in aumento del 40-50% quest’anno, più di quanto preventivato dall’azienda di Mark Zuckerberg.

A gettare un’ombra sulla trimestrale di Facebook ci sono poi i dati sulle performance di WhatsApp, che mostrano perdite sempre più consistenti: il servizio di messaggistica ha totalizzato un rosso da 232 milioni di dollari nella prima metà dell’anno.

Zuckerberg ha invitato gli analisti a guardare alle strategie di lungo termine di Facebook, che puntano su realtà virtuale, intelligenza artificiale e tecnologie per la connessione a Internet delle persone delle aree remote del pianeta. Ma al momento per gli analisti è il mobile il cavallo di battaglia di Facebook: l’espansione degli utenti mobili (e di conseguenza delle entrate pubblicitarie connesse) sono la prova che Facebook è capace di adattarsi rapidamente ai cambiamenti dei trend di mercato, come l’adozione massiccia di smartphone e tablet. Secondo eMarketer, Facebook controllerà il 20% del mobile Internet e dell’industria pubblicitaria mobile globale a fine anno, mentre la quota di Google si ridurrà. Facebook inoltre ha ancora spazio per crescere nel mobile: ha appena cominciato a vendere pubblicità su Instagram, il prodotto di photo-sharing che ha comprato nel 2012, e ha di recente lanciato la sua prima rete per le mobile ad Audience Network.

Più scettici gli analisti su WhatsApp: “Non credo che Facebook abbia ancora capito come monetizzarlo”, dice Dan Salmon di BMO Capital Markets. “Quello che mi piacerebbe sapere è quali sono i progetti di lungo termine di Facebook per WhatsApp”.

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