Dopo il cambio di poltrona di Guenter Oettinger, passato al Bilancio, Andrus Ansip riunisce sotto di sé tutte le competenze sul digitale della Commissione europea, e si occupa da vicino della questione delle fake news diffuse dai social network. “Sono preoccupato, come lo sono tutti i cittadini dell’Unione – afferma in un’intervista al Financial Times – specialmente dopo quello che è successo durante le elezioni presidenziali negli Stati Uniti. Credo fortemente dell’autoregolamentazione, ma prima di essere pronti per questa prospettiva sono necessari alcuni chiarimenti”.
La tesi di fondo di Ansip è che i big dell’online debbano prendersi più responsabilità su questo fenomeno, altrimenti correrebbero il rischio di perdere credibilità presso il loro stesso pubblico di utenti, oltre che rischiare di incorrere in provvedimenti della commissione europea. Ansip non è sceso nel dettaglio di quali potrebbero essere le contromisure se la risposta delle piattaforme social non fosse soddisfacente, ma ha di sicuro acceso un altro faro su un tema rispetto al quale Facebook & Co. sono già sotto pressione.
Una portavoce del Commissario aggiunge che Bruxelles vuole seguire da vicino i passi che i social media compiranno, e che ha in mente di dare vita entro la fine dell’anno a un insieme di linee guida sui differenti tipi di iniziative volontarie che le società potranno intraprendere per regolare il settore, sull’esempio del codice di condotta siglato a maggio con il quale le “Tech companies”, comprese Facebook, Twitter e Google, si sono impegnate per combattere l’hate speech.
“Le aziende devono essere più attive – afferma Ansip – finora era opinione comune pensare che il ruolo dell’informazione di qualità avrebbe perso peso a vantaggio dei social media, ma se continueranno a prendere piede le fake news, queste fonti perderanno credibilità”.
In Germania, intanto, dove siamo alla vigilia delle elezioni politiche, il governo sta prendendo in considerazione la possibilità di infliggere ai social media che non contrasteranno a dovere le fake news una multa da 500mila euro: ipotesi alla quale Facebook ha risposto due settimane fa annunciando nuovi provvedimenti.