Occorre internazionalizzare la cultura, aprendoci maggiormente ai mercati internazionali e sostenendo lo sviluppo di nuove realtà industriali. Dobbiamo tornare a competere con l’Eurozona investendo sul digitale applicato alle nostre eccellenze: turismo, manifattura e arte. Sono convinto che la convivenza tra tradizione e innovazione possa rappresentare un futuro possibile per la nostra economia. Istruzione: occorre investire sulla cultura digitale e sull’idea che il futuro è nelle mani dei nostri figli. Dobbiamo garantire loro le stesse possibilità dei colleghi europei, rinnovando e innovando un’istruzione che sembra ancorata a metodologie novecentesche.
Viviamo un’epoca multimediale, interconnessa ed accessibile, sfruttiamola! Sostenibilità: solo se sapremo sfruttare meglio le risorse che abbiamo potremo di nuovo essere produttivi. Creare un ecosistema intelligente, partendo dalle smart city e dall’abbattimento del digital divide, ci permetterà di vivere meglio con quello che abbiamo ora. Pmi: dobbiamo aiutare i piccoli imprenditori e favorire l’accesso al mercato di nuove imprese. Solo attraverso la ricostruzione di una rete industriale potremo generare nuovo lavoro e la conseguente crescita dell’economia.