“Per la trasformazione digitale dell’Italia, la Pubblica amministrazione è un driver essenziale. Non a caso è in testa alla lista delle priorità del nostro programma”: lo ha detto Stefano Fassina, responsabile del settore Economia e lavoro del Pd ,nel corso di un Google hanghout a più voci sull’innovazione e la ricerca tenutosi questa mattina a Roma e trasmesso in diretta su Youtube.
Fassina è entrato nel tema della PA dopo una sollecitazione del direttore del Corriere delle Comunicazioni Gildo Campesato, fra gli invitati alla tavola rotonda. Il responsabile economico del Pd ha sottolineato come in passato la pubblica amministrazione italiana abbia fatto meno investimenti in tecnologie Ict della media dei paesi europei: “È un gap da colmare”.
Non si tratta soltanto di investire in tecnologie quanto di mettere in grado la PA di “utilizzare l’Ict per reingegnerizzare i propri processi organizzativi”. La nuvola, ad esempio, è una grande opportunità anche di riduzione di spesa “come mostra il caso del Comune di Imola che ha risparmiato i due terzi dei propri costi informatici grazie all’adozione di servizi cloud”.
Sempre rispondendo ad una sollecitazione di Campesato sul futuro assetto dell’Agenzia Digitale, Fassina ha osservato che la collocazione dell’Agenzia alle dirette dipendenze della presidenza del Consiglio “è una ipotesi da esplorare, anche se va considerato che la capacità di coordinamento va combinata con la necessità di allocare funzioni che fanno capo a singoli ministeri diversi”.
Al Google hangout hanno partecipato anche Antonello Busetto (direttore di Assinform), Annamaria Di Ruscio (NetConsulting), Fausto Durante (Cgil), Fernando Ferroni (Infn), Paolino Madotto (Rete dell’Innovazione), Emanuele Perugini (Associazione XX Maggio), Andrea Ranieri.
L’iniziativa è stata organizzata dal Pd per far conoscere la propria piattaforma sull’innovazione che il segretario Pierluigi Bersani ha già presentato al nostro giornale in un intervento a sua firma e poi in una lunga intervista sul nostro sito.
Secondo Bersani “l’innovazione tecnologica è una leva importantissima per ogni strategia di crescita economica e sociale”. Ma per migliorare l’amministrazione pubblica è necessario avere una visione complessiva del Paese, indicare quale debba essere la missione della PA, ma soprattutto affrontare il tema con un progetto industriale. “L’idea secondo la quale gli unici obiettivi della digitalizzazione sono il risparmio e la riduzione dei tempi di lavoro è figlia di una visione asfittica – ha spiegato il segretario del Pd al nostro giornale – La digitalizzazione è l’iniziativa che serve perché la Pubblica amministrazione, migliorando organizzazione e capacità di fornire servizi migliori, efficienti, con minori sprechi e minori costi, diventi uno strumento per migliorare la vita dei cittadini e la competitività del sistema Italia, il welfare alla luce delle nuove esigenze delle persone”.
“La PA deve dotarsi delle migliori tecnologie e delle migliori competenze per svolgere al meglio il proprio lavoro – ha evidenziato – Vanno riorganizzate le competenze informatiche interne: ci sono punti di eccellenza e settori nei quali tutto è esternalizzato. Bisogna ottimizzare le risorse per spendere meno soldi nella gestione e per spostare le risorse risparmiate in nuove iniziative innovative”.