Il traffico dati e Internet di Fastweb proveniente dall’Oriente e dall’Africa viaggerà su cavi sottomarini per arrivare, attraverso le dorsali di trasporto in fibra ottica, verso Milano e quindi verso i principali hub europei, come Francoforte, Londra, Amsterdam, Parigi. Sarà possibile grazie all’entrara della società nel consorzio Open Hub Med (Ohm), che ambisce a essere il primo hub neutrale in Italia per lo scambio delle comunicazioni dati e il punto d’approdo principale per i cavi sottomarini nel Mediterraneo.
Il traffico dai Paesi asiatici, si legge in una nota della società, è infatti in continua crescita: si stima che fra il 2014 e il 2019 il traffico di questi Paesi verso l’Europa aumenterà di quasi il 60%. Gran parte di questo traffico passa attualmente da Marsiglia, che oggi è il principale snodo indipendente del traffico dati sottomarino nel Mediterraneo. Tramite raccordi tra il proprio datacenter di Palermo e le altre stazioni di approdo dei cavi sottomarini, nonché la realizzazione di una piattaforma di trasporto aperta verso l’Europa, Open Hub Med realizzerà una base d’accesso internazionale, posta strategicamente al centro del Mediterraneo, che ridurrà le tratte sottomarine a vantaggio di percorsi terrestri più sicuri e con tempi latenza più bassi rispetto allo snodo francese.
Il datacenter di Ohm, ospitato nell’area di ricerca di Italtel a Carini, rappresenta la prima sede tecnologica neutrale e indipendente nel Sud Italia per l’alloggiamento di apparati tecnologici di operatori, Ott, imprese e pubblica amministrazione. Operativa già nei primi mesi del 2016, la struttura sarà in grado di offrire condizioni di neutralità, affidabilità e sicurezza secondo i più alti standard di settore.
“Nostra mission è porre l’Italia tra i maggiori attori nell’ambito delle telecomunicazioni internazionali. Ohm garantisce un mercato aperto e neutrale dei servizi di trasporto in Italia disegnando un ecosistema di raccordo del traffico che approda nel Sud Italia verso Milano e da lì verso il Nord Europa e oltre – commenta Valeria Rossi, presidente di Ohm – L’adesione di Fastweb, che si aggiunge agli otto soci che hanno avviato l’iniziativa (Interoute Italia, Italtel, NGI/Eolo, MIX-Milan Internet Exchange, Supernap Italia, Equinix Italia, Vuetel Italia ed il consorzio siciliano Xmed) è la conferma della volontà comune di operare congiuntamente per rendere l’Italia più attraente a investitori e operatori esteri a beneficio di tutto il sistema e delle infrastrutture in Italia”.
“Fastweb ha deciso di investire nel consorzio Open Hub Med per contribuire alla creazione di un polo tecnologico con elevati standard di qualità a Palermo – afferma Fabrizio Casati, chief wholesale officer di Fastweb – La qualità dell’infrastruttura tecnologica è un pilastro fondamentale per lo sviluppo dell’intero sistema Paese e riteniamo che Open Hub Med sia un importante strumento per dare un ruolo rilevante all’Italia nella mappa delle comunicazioni internazionali”.