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Fastweb, Augusto Di Genova: “Le telco torneranno a crescere con il modello degli Ott”

Il Chief Enterprise Officer: “Fondamentale leggere il mercato e investire nel lungo periodo sulle tecnologie chieste dai clienti, come cloud e cybersecurity. Le partnership la chiave di volta per offrire a imprese e pubblica amministrazione una gamma completa di servizi”

Pubblicato il 14 Dic 2021

Augusto Di Genova Fastweb

Leggere il mercato e fare gli investimenti che il mercato richiede: questa la strategia con cui Fastweb è riuscita a creare valore evidenziata da Augusto Di Genova, Chief Enterprise Officer, Fastweb, intervenuto all’evento CorCom-Digital360, “L’Italia alla sfida del cloud nazionale”.

“Abbiamo investito sulla fibra ottica e con decisione abbiamo scelto, già da almeno dieci anni, di investire anche in cloud e cybersecurity“, ha affermato Di Genova. “Per questo Fastweb cresce da 33 trimestri di fila. È inutile lamentarsi che l’industria delle telecomunicazioni perde ricavi: occorre muoversi e seguire i clienti laddove vogliono dirigersi. Serve fare investimenti di lungo periodo, non scelte di mercato limitate ai risultati di un trimestre. Fastweb è guidata da una logica ben precisa: le esigenze e il rispetto degli economics del cliente, e ovviamente di quelli di Fastweb. Questo permette di creare valore per i clienti e per noi”.

In questa strategia si inserisce l’apertura – annunciata a giugno – del data center Fastweb di Roma dopo quello di Milano, un tassello importante nell’ambito del progetto del “cloud nazionale” italiano. Per Fastweb i data center sono formidabili abilitatori tecnologici e giocheranno un ruolo chiave nell’adozione di soluzioni avanzate per imprese e Pa, anche grazie alla nuova spinta alla trasformazione digitale impressa dal Pnrr.

Ci sono poi le alleanze con i fornitori tecnologici, come Engineering, Aws, Red Hat e altri ancora, in un’ottica di cooperazione, a volte copetizione, che mette insieme anche i concorrenti in nome della convergenza tecnologica e di un interesse comune: la digitalizzazione del Paese.

Lo scorso mese Fastweb ed Engineering hanno presentato al ministero per l’Innovazione e la transizione digitale una proposta congiunta per la realizzazione e gestione del Polo Strategico Nazionale, l’infrastruttura destinata ad ospitare in cloud dati e servizi strategici della Pa, definita dal Pnrr e dalle linee guida del Mitd come una delle macro-azioni chiave per l’evoluzione digitale delle Amministrazioni italiane e dei servizi pubblici ai cittadini.

“Le partnership sono un elemento essenziale per crescere, perché, qualunque sia la sua dimensione, una telco non potrà mai avere tutti i servizi per competere sul mercato”, ha sottolineato Di Genova. “Se vuole riprendere a crescere il mercato deve guardare al modello degli Ott“.

Con Aws, per esempio, “abbiamo nuove capacità di crescita nelle soluzioni di cloud ibrido e pubblico, mentre Fastweb è già molto forte sul cloud privato”, ha detto il top manager. “Nella proposta del PSN con Engineering uniamo la nostra offerta nella connettività e nei data center con le applicazioni di Engineering e puntiamo sulla sovranità dei dati, che restano in ambito locale e gestiti da partner locali”.

L’approccio local evidenziato da diversi player attivi in Italia è anche nella strategia di Fastweb: “I nostri data center sono dislocati su tutto il territorio italiano per offrire i servizi vicino al cliente e in modo sicuro. Pensiamo alle realtà locali che si connettono con il PSN e ai dati sensibili che spesso gestiscono, come nel caso di Asl, ospedali e prefetture”.

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