La fatturazione elettronica obbligatoria per le partite Iva con regime forfettario scatterà a luglio 2022? Il Governo si è dato questo obiettivo anche perché è strettamente connesso al raggiungimento degli obiettivi di politica fiscale – in particolare quelli in tema di abbattimento dell’evasione – fissati nell’ambito del Pnrr. Fra il dire e il fare ci sono però una serie di ostacoli a partire da quelli legati al regime sanzionatorio.
E-fattura da luglio 2022, sanzioni dal 2023
Secondo quanto risulta a CorCom si starebbe lavorando a una roadmap a tappe: entrata in vigore della fatturazione elettronica a luglio 2022 ma sanzioni a carico dei contribuenti inadempienti a partire da inizio 2023, con una fase transitoria dunque di 6 mesi per consentire ai professionisti di adeguarsi alle nuove regole e anche per non ingolfare i carichi di lavoro in particolare dei commercialisti, una delle categorie senza dubbio più impattate.
Fatturazione elettronica fortettari: l’ok della Commissione europea
La richiesta del Governo sull’estensione della fatturazione elettronica fino al 31 dicembre 2024 e dell’obbligo di fatturazione elettronica ai contribuenti in regime forfettario è arrivata dalla Commissione europea a dicembre 2021. La decisione è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale Europea del 17 dicembre 2021. Al momento, però, l’obbligo non è ancora operativo: serve prima l’emanazione di una norma ad hoc. Ed è a questa norma che sta lavorando il Governo italiano
Abbattere l’evasione fiscale: cosa prevede il Pnrr
L’obbligo della fattura elettronica per i forfettari viene considerata una misura importante nell’ambito degli obiettivi di politica fiscale che l’Italia si è data nell’ambito del Pnrr per rispettare gli obblighi della Commissione Ue legati all’erogazione dei fondi. Già entro il primo semestre di quest’anno l’Italia dovrà raggiungere il cosiddetto “traguardo M1C1-1033”. L’estensione dell’obbligo di fattura elettronica al regime forfettario rientra tra le proposte del Governo per il raggiungimento del traguardo M1C1-1033. “Negli ultimi due anni, l’allargamento dell’obbligatorietà della fatturazione elettronica e la trasmissione digitale dei corrispettivi (‘scontrini elettronici’) hanno portato ad ulteriori aumenti del gettito”, si legge nel Pnrr al capitolo dedicato alla politica fiscale e alla necessità di abbattere l’evasione che resta ancora molto alta nel nostro Paese.
Quanto costerà la fatturazione elettronica ai professionisti?
L’introduzione dei nuovi obblighi ha già fatto scattare i malumori fra le partite Iva in regime forfettario che temono nuove spese a carico nonché un aumento delle pratiche burocratiche. La questione costi è cavalcata anche da alcune associazioni di categoria senza però dati alla mano e senza considerare i risparmi sulla carta, l’abbattimento degli errori e anche il contributo che la fatturazione elettronica può dare all’alfabetizzazione digitale del Paese. È proprio fra le Pmi e i piccoli professionisti che risulta più elevato il gap digitale. Peraltro l’Agenzia delle entrate fornisce gratuitamente un tool per la fatturazione elettronica e le soluzioni offerte dai provider privati sono spesso accompagnate con “pacchetti” di servizi che possono aiutare a disbrigare tutta una serie di pratiche.
I bonus governativi per la connettività a Internet
Riguardo alla questione della connettività a Internet – anch’essa inclusa nel capitolo costi – il Governo prevede bonus per le micro e piccole e medie imprese. Dal mese di marzo le imprese possono richiedere un contributo – da un minimo di 300 euro ad un massimo di 2.500 euro per servizi di connettività a banda ultralarga da 30 Mbit/s ad oltre 1 Gbit/s – direttamente agli operatori di telecomunicazioni accreditati sul portale dedicato all’incentivo, attivato da Infratel che gestisce la misura per conto del Ministero dello sviluppo economico.
I provider si organizzano per il lancio delle nuove soluzioni
In attesa che la fatturazione elettronica per i forfettari entri in vigore iniziano a organizzarsi i provider di soluzioni informatiche. Si è mossa subito Aruba che da qualche giorno ha anche lanciato una campagna Tv in cui si annuncia la possibilità della prossima entrata in vigore e un servizio pensato ad hoc.