Il decreto Sviluppo bis “consentirà di dare slancio al settore della telematica nei trasporti”. Lo ha detto Fedit, Federazione Nazionale del Trasporto che rappresenta i corrieri espresso e le aziende di trasporto aderenti a Confindustria.
“È importante per tutto il mondo delle tecnologie, ma in particolare per i sistemi di trasporto intelligenti (Its)” ha commentato Stefania Pezzetti, presidente della Federazione, plaudendo in particolare all’articolo 8 del decreto presentato cinque giorni fa dal ministro per lo Sviluppo economico, Infrastrutture e Trasporti, Corrado Passera.
Tra le priorità indicate dall’articolo 8, che recepisce la direttiva ITS 2010/40/Ue, c’è la necessità di assicurare una maggiore diffusione delle informazioni sul traffico, prevedere tecnologie sempre più innovative per migliorare la sicurezza stradale, predisporre servizi ad hoc per l’autotrasporto e semplificare le procedure burocratiche nei porti grazie alla documentazione digitale. Le procedure amministrative correlate all’arrivo e alla partenza delle navi nei porti dovranno essere svolte con i sistemi indicati dall’Unione europea: SafeSeaNet per lo scambio di dati marittimi e Pmis, Port Management Information System, per la gestione amministrativa delle attività portuali. L’utilizzo delle comunicazioni cartacee dovrà cessare a partire dal 1 giugno 2015.
Il decreto indica anche tempi e competenze. Sarà il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, di concerto con i ministri competenti per materia, ad adottare entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge le direttive per la diffusione, la progettazione e la realizzazione degli Its, oltre alle azioni per favorirne lo sviluppo sul territorio nazionale in modo coordinato, integrato e coerente con le politiche e le attività esercitate a livello nazionale e comunitario. Per i sistemi portuali l’attuazione dovrà avvenire entro 12 mesi.