Find: in Italia smartphone batte pc anche sul search

Indagine Find e Duepuntozero Research: le connessioni mobili superano quelle da fisso, 77% contro 60%. Oltre 8 italiani su 10 “interrogano” Google da cellulare almeno una volta a settimana

Pubblicato il 27 Gen 2015

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L’82% degli italiani usa i motori di ricerca dal proprio smartphone almeno una volta a settimana, definendo così nuove abitudini di consumo e nuove sfide per le aziende. È questo il dato al centro della nuova white paper “Search in Italy 2014 – gli italiani e i motori di ricerca”, realizzata da Marco Loguercio, Ceo di Find, in collaborazione con Duepuntozero Research.

Lo studio, arrivato alla sua decima edizione, monitora l’evoluzione del rapporto che gli italiani hanno con i motori di ricerca, concentrandosi in particolare su quanto Google&co. incidano sui processi di decisione e di acquisto dei consumatori online, fornendo spunti e considerazioni utili a quanti utilizzino il web e i search engines con obiettivi di business.

Il vero protagonista del panorama search italiano del 2014 è stato lo smartphone. Secondo la ricerca, infatti, le connessioni quotidiane da device mobili hanno superato quelle da pc fisso (77% contro 60%, in proporzione alla diffusione dei device). Il 46% di chi usa uno smartphone effettua almeno una ricerca al giorno in una search property, contro il 43% da computer e il 37% da tablet. In totale, oltre 8 italiani su 10 effettuano una ricerca tramite Google col proprio cellulare almeno una volta a settimana.

Search in Italy 2014 sfata anche un luogo comune: mobile non sempre equivale a mobilità. Il 70% degli utenti usa infatti lo smartphone per cercare informazioni quando è a casa, complici la velocità e la leggerezza del dispositivo (anche se ovviamente restano alte le percentuali di chi ne fa uso in ogni momento utile, ad esempio per strada o in attesa di un mezzo di trasporto).

Per due italiani su tre (67% del campione) la ricerca di informazioni sui motori di ricerca è utile all’acquisto di un prodotto. Dallo studio emerge infatti che soprattutto la pubblicità (77%) o il passaparola (47%) spingono i consumatori ad effettuare una ricerca online, ma sono le informazioni reperite tramite i motori di ricerca a orientare i consumatori nella scelta all’acquisto, soprattutto grazie alla maggiore disponibilità di valutazione e confronto offerte.

Abbigliamento (32%), libri (32%), viaggi (31%) e prodotti legati alla telefonia (29%) sono le categorie di prodotto acquistate più di frequente online dopo aver reperito informazioni sui motori. Per le donne – peraltro più risolute degli uomini nel passaggio dalla ricerca all’acquisto – l’interesse verte soprattutto su abbigliamento, libri e prodotti per la cura della persona; mentre gli uomini usano i motori per saperne di più prima di comprare prodotti di elettronica e telefonia, articoli per hobby e fai da te, assicurazioni per auto, casa e salute.

“Oggi per le aziende è di vitale importanza essere presenti in maniera fruibile sugli smartphone dei consumatori” afferma Marco Loguercio. “Questo non vuol dire solo apparire ai primi posti fra i risultati di Google, ma farlo soddisfacendo necessità e aspettative di consumatori sempre più attenti ed esigenti, che passano con disinvoltura dallo smartphone allo showroom, e non necessariamente poi comprano online”.

Probabilmente a causa della predilezione per i pagamenti cash, infatti, dalla ricerca emerge che i consumatori italiani comprano online generalmente se trovano uno sconto almeno pari o superiore al 20-25% rispetto al prezzo in negozio, altrimenti preferiscono comunque recarsi nel punto vendita. Qui lo smartphone “continua ad essere un compagno fidato, che fornisce in tempo reale informazioni e verifiche rispetto a quanto manca o viene parzialmente fornito dal personale nello showroom. Un motivo in più per le aziende per non trascurare forma e sostanza mobile” conclude Loguercio.

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