Servizi informatici ripristinati in Sicilia. Il sistema della Regione è tornato alla normalità dopo il caos scoppiato lunedì, quando il server informatico era stato bloccato da Engineering. L’ex socio privato di Sicilia e-servizi due giorni fa ha infatti staccato la connessione tra il cervellone informatico che si trova in Val D’Aosta e la Regione a causa di un credito di circa 114 milioni di euro vantato nei confronti dell’ente pubblico.
Ieri era stata una giornata di lunghe trattative e l’azienda aveva comunicato la propria disponibilità di essere disponibile a riattivare i servizi informatici, specialmente quelli relativi alla sanità. “Le nostre diffide sono servite a qualcosa – dice Antonio Ingroia, l’amministratore di Sicilia e-Servizi -. Senza che noi concedessimo nulla i privati hanno fatto marcia indietro, staccare il servizio è stato un atto molto grave”.
La situazione più allarmante riguardava soprattutto Asp e ospedali, dove da lunedì erano bloccate le prenotazioni e il pagamento dei ticket per esami e visite specialistiche. Erano sul piede di guerra anche i sindacati, che a causa del possibile stop per gli stipendi dei dipendenti pubblici avevano già annunciato una class action.
Anche il presidente del Comitato regionale per le comunicazioni (Corecom) della Sicilia Ciro Di Vuolo era intervenuto, chiedendo una soluzione immediata ad “un problema imbarazzante che si trascina ormai da troppi anni” e auspicando la futura indipendenza dei propri sistemi informatici, “così da essere autonomi e autosufficienti”.