In Giappone sarà lanciato entro l’anno un cellulare con il sistema di identificazione basato sulle impronte digitali. Lo ha annunciato Fingerprint Cards, società svedese di biometric-security, proprietaria di un sistema di identificazione basato sul riconoscimento delle impronte digitali, spiegando che un produttore di elettronica giapponese ha intenzione di introdurre sul mercato telefonini dotati di questo dispositivo nel terzo trimestre 2013. La tecnologia di Fingerprint Cards, in grado di identificare l’impronta digitale di una persona lasciata su un apposito lettore, ha lo scopo di prevenire l’accesso non autorizzato a un device.
Per il momento l’azienda scandinava non ha svelato il nome del gruppo di telefonia che sta lavorando al progetto. Nel comunicato di Fingerprint si sottolinea soltanto che “è uno dei maggiori produttori di telefonia mobile del Giappone ed è tra i più innovativi”, specificando che “per ragioni di competitività, l’azienda intende al momento restare anonima e non vuole rivelare l’iniziale volume degli acquisti” di componenti tecnologiche necessarie al nuovo prodotto.
Di fatto, a seguito del notevole incremento di ordinazioni da parte del Paese asiatico, Fingerprint Cards ha recentemente aperto una sede distaccata a Tokyo. Inoltre la notizia del previsto lancio del nuovo cellulare giapponese ha fatto schizzare le azioni della compagnia svedese ai più alti livelli da cinque anni a questa parte.
Secondo gli esperti, la scommessa sul sistema di riconoscimento biometrico potrebbe aiutare le principali aziende giapponesi del settore – Kyocera, Panasonic, Sharp e Sony – a differenziare i loro prodotti da quelli dei più potenti concorrenti internazionali. Nessuno di questi gruppi, infatti, è mai riuscito a piazzarsi nella classifica dei primi cinque produttori mondiali di telefonia mobile stilata dalla società di ricerche Idc.
In realtà anche altri protagonisti della scena informatica mondiale stanno cominciando ad avviarsi sulla stessa strada. Tra questi c’è Apple, che ad agosto ha acquistato per circa 350 milioni di dolllari AuthenTec, società che possiede una propria tecnologia di autenticazione tramite impronte digitali. Inoltre Cupertino ha depositato brevetti di una tecnologia biometrica “fatta in casa”.