IL CASO

Fisco, stretta sui colossi del Web grazie al “modello Milano”

La sinergia tra Procura, Agenzia delle Entrate e GdF ha portato 34 multinazionali, tra cui Google, Apple, Facebook e Amazon, a versare all’erario oltre 1,8 miliardi

Pubblicato il 24 Giu 2019

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Oltre 1,8 miliardi di euro. Tanto sarà versato al Fisco da 34 multinazionali – tra cui colossi del web come Google, Apple, Facebook e Amazon, e della moda, come il gruppo francese Kering – a seguito dell’adesione all’avviso di accertamento, e dopo indagini del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza. È uno dei successi del cosiddetto “modello Milano”, ossia la sinergia tra Procura, Agenzia delle Entrate e GdF. Il dato è emerso dal bilancio degli ultimi 17 mesi dalle Fiamme Gialle lombarde. Il documento è stato presentato in occasione della cerimonia per il 245esimo anniversario della fondazione del corpo della Guardia di Finanza

In particolare, 1,25 miliardi “saranno versati entro la fine dell’anno da un gigante internazionale del lusso”, ossia Kering, che possiede il marchio Gucci, “a seguito di una verifica fiscale che aveva portato alla luce un’evasione d’imposta di 1,3 miliardi di euro”. Si tratta della cifra più alta “conciliata” con l’Agenzia delle Entrate per evitare un contenzioso, dopo le indagini della Procura e della Gdf milanese che in passato hanno portato ad accordi di risarcimento di questo genere anche per Google, che nel 2017 ha versato 306 milioni di euro. Il Nucleo di polizia economico-finanziaria di Milano, tra l’altro, “con riferimento all’innovativo comparto della ‘digital economy‘, ha rilevato diversi fenomeni evasivi perpetrati attraverso la rete Internet dai principali operatori del settore”. Nei mesi scorsi Facebook si è messa in regola versando all’Erario oltre 100 milioni, cifra simile a quella versata nel dicembre 2017 anche da Amazon.

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