E’ ufficiale, Antonio Sassano è il nuovo presidente della Fondazione Ugo Bordoni che il governo così rilancia dopo cinque anni di prorogatio e una crisi che stava rischiando di portarla al collasso. Oggi la nomina ufficiale in seno al Cda dell’ente, dopo la nomina con cui, il 17 luglio, il ministero dello Sviluppo economico ha firmato il decreto di nomina dei tre componenti il nuovo CdA: oltre a Sassano, Professore Ordinario alla Facoltà di Ingegneria della “Sapienza”, designato dalla Presidenza del Consiglio, Giorgio Ventre (Professore di Sistemi di elaborazione delle informazioni all’Università Federico II di Napoli) e Loredana Ficarelli (Prorettore vicario del Politecnico di Bari e docente presso il Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria civile e dell’architettura), indicati da Agcom e Mise.
Antonio Sassano, ingegnere, massimo esperto in Italia in materia di frequenze e consulente dell’AGCOM e del MiSE, è già stato Direttore generale della Fondazione nella primavera del 2007, durante la Presidenza del prof. Maurizio Decina. Sotto la guida di Sassano, per la prima volta, la Fondazione si candidò ad assumere il ruolo di advisor tecnico della pubblica amministrazione in materia di telecomunicazioni, strutturandosi in aree di competenza tecnica finalizzate a supportare specifici progetti commissionati dal Ministero delle Comunicazioni. La scelta inaugurata da Sassano è stata confermata in seguito dalla legge 69/2009 che ha conferito alla Fondazione lo status di ente terzo e indipendente preposto allo svolgimento di una funzione di supporto a tutta la pubblica amministrazione.
Un ruolo centrale che, negli ultimi anni, ha visto la Fondazione protagonista delle più importanti innovazioni tecnologiche del Paese, anche grazie alla progressiva differenziazione del know-how del personale FUB verso i temi dell’ICT e dell’Energia promossa dal Presidente uscente Alessandro Luciano.
La sfida che s’impone oggi alla Fondazione è quella di una programmazione strategica organica, condotta congiuntamente con il Ministero vigilante, tale da definire obiettivi ulteriori rispetto a quelli tradizionalmente adoperati per la ricerca scientifica e più strettamente connessi all’attività di ricerca istituzionale che FUB svolge in risposta a specifiche istanze della pubblica amministrazione.
Nel breve periodo, le trasformazioni necessarie a rendere disponibile la banda 700 MHz per le reti 5G sarà certamente uno dei passaggi cruciali che vedranno coinvolta la Fondazione.
“Alla luce del proprio bagaglio personale – si legge sul sito della Fondazione – e della precedente esperienza maturata all’interno della Fondazione, Antonio Sassano saprà certamente rispondere in modo efficace a tale sfida. Con questo auspicio, tutta la struttura gli dà il benvenuto e gli augura buon lavoro”.
La denuncia della critica situazione dell’ente ha registrato un crescendo nel corso del 2017. In prima fila il sindacato e i lavoratori della Fondazione Bordoni, che avevano lanciato un allarme sull’”andamento economico/patrimoniale dell’Ente, il peggioramento dei lavori attribuiti, l’esclusione della Fondazione da importanti tavoli tecnici, scientifici ed istituzionali”.