Degli 1,2 miliardi di fondi Ue per la ricerca conquistati dall’Italia, solo il 7,6% sono destinati all’Ict. Parliamo di 135 milioni che rendono questo settore uno di quelli in cui l’Italia sta investendo di meno attingendo alle risorse europee, previste dal piano Horizon 2020.
Cifre sotto la media europea lontane da quelle di altri Paesi. In generale, tuttavia, la performance del nostro paese rispetto ai bandi comunitari per la ricerca, dal valore complessivo di 77 miliardi da qui al 2020, è in miglioramento. A ottobre scorso l’Italia aveva infatti conquistato il 7,8% dei bandi aperti da Bruxelles, mentre i dati aggiornati a marzo scorso segnalano una percentuale dell’8,1%.
In termini assoluti, gli 1,2 miliardi italiani rappresentano più o meno la metà di quanto conquistato da Germania (2,57miliardi) e Inghilterra (2,17), qualcosa in meno rispetto a Francia (1,5) e Spagna (1,28), in linea con l’Olanda (1,13). Riguardo i singoli settori, il grosso dei finanziamenti conquistati dall’Italia sono diretti allo spazio (14,3% del totale), alla ricerca sulle nanotecnologie (12%) e alle Pmi (10%).