IL PROGETTO

Food delivery, Just Eat inaugura a Roma il primo hub d’Italia: 100 nuove assunzioni

Prosegue il piano di espansione della società basato sull’inserimento a tempo indeterminato dei lavoratori. La struttura si avvarrà di 200 corrieri, staff dedicato e una flotta di 120 scooter elettrici, che consentiranno un risparmio in emissioni di circa 61 tonnellate annue di CO2

Pubblicato il 02 Mar 2022

Just Eat Courier

Just Eat, parte di Just Eat Takeaway.com, annuncia l’apertura dell’Hub di Roma, primo polo logistico del mercato food delivery in Italia: un investimento che segue l’impegno intrapreso con l’assunzione di 6.000 rider in tutta Italia, con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato. L’Hub, di circa 500 metri quadrati nel cuore di Roma in zona Piazza Barberini, ha una flotta di 120 scooter elettrici Cooltra, opererà con 200 rider dipendenti entro la metà di aprile, di cui oltre 100 nuove assunzioni, e circa 10 impiegati con mansioni di coordinamento delle attività relative al corretto funzionamento della struttura, e consentirà di risparmiare in emissioni di circa 61.000kg/anno di CO2, come piantare circa 4.000 alberi in un contesto urbano.

Il funzionamento del polo logistico prevede che i rider, ad inizio turno, si rechino all’Hub per ritirare il mezzo che gli permetterà di effettuare le consegne, utilizzando l’attrezzatura personale e i dispositivi di protezione individuale di cui sono già dotati. Alle aree dedicate al parcheggio e alla manutenzione dei veicoli, allo stoccaggio e alla pulizia degli zaini, si aggiunge la prima camera di ricarica in Italia per i 120 veicoli elettrici, modello Askoll e S Pro 45+, categoria L1, forniti da Cooltra, interamente progettati e costruiti in Italia. L’Hub sarà anche un luogo d’incontro e di formazione, con sale meeting e sale break, gestite da uno staff dedicato, con una formazione ad hoc, che coordinerà le attività del polo logistico e i meeting di informazione e formazione dei courier.

L’Hub è parte integrante del percorso di implementazione di un nuovo modello di delivery, che Just Eat ha iniziato il 29 marzo 2021 siglando l’accordo sindacale con Filt Cgil, Fit-Cisl e Uil Trasporti, il primo contratto collettivo per i rider in Europa che ha permesso l’assunzione di oltre 6.000 courier dipendenti con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato. Ai rider vengono garantiti pieni diritti sindacali, l’applicazione di festività, lavoro straordinario, ferie, malattia, maternità/paternità, coperture assicurative e un trattamento economico e normativo che segue quanto regolamentato dal Ccnl. È prevista, inoltre, l’applicazione piena ed integrale di tutte le normative in materia di salute e sicurezza, comprese quindi le visite mediche di idoneità, la formazione sulla sicurezza di base e specifica (per un totale di 12 ore di formazione) e la consegna a titolo gratuito di tutti i dpi previsti dalla normativa vigente.

Garantire maggiori tutele e diritti ai lavoratori

“Il modello di assunzione dei courier si inserisce in una strategia globale di gruppo ed è una scelta in cui continueremo ad investire. Questo percorso ha trovato nella recente Direttiva rider della Commissione Europea, sull’assunzione dei lavoratori delle piattaforme digitali, un’ulteriore conferma del fatto che il nostro impegno per garantire maggiori tutele e diritti ai lavoratori del settore sia la strada giusta. Crediamo che il modello subordinato sia l’unico in grado di garantire una crescita etica e responsabile dell’azienda e dell’intero settore, tutelare i lavoratori, contribuire allo sviluppo economico del Paese con la creazione di posti di lavoro, e che allo stesso tempo possa fornire un servizio di valore per clienti e ristoranti grazie a una migliore formazione, sicurezza e controllo della qualità dell’intero processo”, spiega Daniele Contini, Country manager di Just Eat Italia. “Inoltre, grazie ad una flotta elettrica Made in Italy di ultima generazione, sosteniamo l’impegno globale di Just Eat Takeaway.com per una mobilità più green e il raggiungimento di emissioni zero per le nostre operation entro il 2030″. 

“Con l’Hub, il primo di una serie di poli logistici che apriremo nelle principali città, rivoluzioniamo le modalità di lavoro del settore fornendo mezzi aziendali ai nostri courier. Questo investimento sostiene diversi obiettivi: rispondere a un’esigenza espressa dai lavoratori stessi, concretizzare ulteriormente il nostro impegno per una mobilità sempre più green e offrire spazi di incontro, formazione e scambio per i nostri courier dipendenti. L’inaugurazione dell’hub di Roma arriva in occasione del primo compleanno dall’inizio dell’implementazione del nuovo modello basato sull’assunzione dei courier, avviato nel marzo dello scorso anno. Oggi abbiamo circa 6.000 courier assunti in 24 città italiane, che sono la testimonianza di un percorso sfidante ma vantaggioso sia per i courier, che sono parte integrante della nostra azienda, sia per i nostri clienti, che scegliendo il nostro servizio scelgono di affidarsi ad una società responsabile” afferma Davide Bertarini, Head of logistics di Just Eat Italia.

Oltre 26.000 ristoranti in tutta Italia

Oggi Just Eat conta oltre 26.000 ristoranti, con una crescita annuale del 25%, in 1.300 comuni italiani, coprendo il 66% della popolazione, in un contesto di mercato, quello del food delivery, che si è confermato il più dinamico dell’e-commerce, rappresentando il 42% dell’intero comparto alimentare. Il settore digital food delivery, infatti, nel 2021 ha registrato un + 59% raggiungendo il valore di 1,5 miliardi. Dei circa 40 miliardi generati dall’e-commerce, il food & grocery rappresenta il 10% del totale, per un valore di circa 4 miliardi, in crescita a +38% nel 2021.

All’interno di questo comparto, l’alimentare vale circa 3,6 miliardi, di cui il 42% è rappresentato dal digital food delivery, il 37% dal grocery alimentare e il 21% dell’eno-gastronomia. Già dal 2020, il 100% delle province è stato coperto da almeno un’iniziativa di food delivery, con il 68% della popolazione che nel 2021 ha accesso potenziale al servizio di digital food delivery.

A Roma, sono circa 4.500 i ristoranti partner. La pizza, rigorosamente margherita, è il piatto preferito nella Capitale. Nella top five troviamo anche hamburger, cucina giapponese, cinese e italiana, dove i piatti tipici, come amatriciana e supplì di cacio e pepe, sono particolarmente apprezzati. Ma non solo tradizione: la città eterna guida anche nuove tendenze di cucina. Roma si aggiudica, infatti, il podio di città italiana più attiva nel food delivery di cucina vegana, seguita da Bologna e Milano. Insieme alla cucina vegan, in crescita anche tacos y burritos e poke.

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