Il 2 e 3 settembre 2015, a Salonicco (Grecia) si è tenuta la riunione inaugurale del progetto Forensor, finanziato con i fondi del programma europeo H2020-EU.3.7, call FCT-2014, che avrà una durata di 3 anni. Capofila è il Certh (Centre for Research and Technology) con sede in Grecia. Almaviva è uno dei partner internazionali e sarà responsabile del work-package relativo alla definizione dei requisiti della piattaforma applicativa e delle attività di integrazione. Il “pilot” italiano sarà installato a Chiusi (Siena) in collaborazione con la Polizia municipale. Gli altri partner del progetto: Jcp Connect (Francia); StMicroelectronics (Italia), Fondazione Bruno Kessler (Italia), Emza Visual Sense (Israele), Synelixis Lyseis Pliroforikis Automatismou & Tilepikoinion Monoprosopi Epe (Grecia), Vrije Universiteit Brussel (Belgio), Visionware Sistemas de informacao (Portogallo), Valencia Local Police (Spagna), Policia Juiciaria (Portogallo).
L’idea alla base del Progetto Forensor deriva dal fatto che la raccolta di prove occulte non ha subito cambiamenti rilevanti per decenni. Di fatto, in molti casi per raccogliere prove valide nei processi le forze dell’ordine utilizzano ancora tecniche convenzionali che richiedono l’intervento dell’uomo. I dispositivi di sorveglianza occulta possono fornire prove inconfutabili ma i sistemi che li governano in genere sono pesanti e complessi, utilizzati limitatamente alla registrazione di filmati, e richiedono una infrastruttura articolata e costosa per la fornitura di energia e illuminazione, per la capacità di memoria e la larghezza di banda.
Negli ultimi anni, l’industria delle riprese video ha visto progressi significativi, di rado però questo tipo di tecnologia è stata utile per raccogliere prove processuali. L’industria si è concentrata sulle telecamere applicate sui telefoni mobili, dove gli elementi di merito sono la risoluzione, la qualità dell’immagine, e la leggerezza del software.
Un cellulare con la telecamera accesa consuma la batteria in meno di due ore. Le telecamere di sorveglianza consumano perfino più energia, mentre gli algoritmi intelligenti, quali il riconoscimento facciale, spesso richiedono una potenza di elaborazione estremamente elevata (ad esempio una server farm) e non sono disponibili tra i sistemi di sorveglianza commerciali.
Scopo del progetto Forensor è la realizzazione e la ratifica di un nuovo sensore per la raccolta di prove che sia economico, intelligente, di piccole dimensioni, a basso consumo energetico e wireless. La telecamera ultra sensibile e l’intelligenza artificiale incorporata gli permetteranno di funzionare anche a grande distanza, riconoscendo automaticamente eventi criminali pre-determinati, e avvisando le forze dell’ordine in tempo reale mentre registra il video con i dati su luogo e tempo.
Forensor, gestibile a distanza, sarà in grado di funzionare per un lungo arco di tempo senza necessità di ulteriori infrastrutture, potrà conservare inalterate le informazioni salvate e visualizzarle rispettando i requisiti sulla privacy e la protezione dei dati sensibili. La combinazione tra intelligenza artificiale e basso consumo energetico può aiutare le forze dell’ordine nel progresso della lotta al crimine.