LA PROPOSTA DI LEGGE

Freedom of Information Act per l’Italia, legge all’esame della Camera

Il progetto a firma di Anna Ascani (Pd) mira a rendere accessibili a tutti i dati dell’amministrazione: “La trasparenza della PA e il diritto del cittadino di chiedere conto sono vitali per lotta alla corruzione e agli sprechi”

Pubblicato il 29 Ott 2015

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Presto l’Italia avrà il suo Foia (Freeddom of Information Act). “Per quanto riguarda il diritto di accesso agli atti della Pubblica amministrazione, tema sul quale l’Italia ha per anni rappresentato una stridente eccezione, siamo alle battute finali – ha annunciato Anna Ascani deputata del Pd componente della commissione Cultura – Durante questa legislatura sono stati gia’ compiuti degli sforzi straordinari, che condurranno entro breve al varo dei decreti delegati della riforma Madia; con quel provvedimento si è fatto un primo passo in avanti per quanto riguarda l’accesso alle informazioni e ai dati grazie all’approvazione dell’emendamento Ascani-Coppola. E’ invece attualmente all’esame della commissione di merito una proposta di legge, di cui sono prima firmataria, per dotarci a breve di un Freedom Of Information Act (Foia)”.

“Un ringraziamento speciale – ha continuato Ascani, in conferenza stampa – all’associazione Foia4Italy che ha accompagnato la stesure della proposta di legge e ha guidato anche quest’ultima fase di revisione da parte di esperti internazionali di diritto all’informazione. Un ringraziamento anche ai colleghi parlamentari, che hanno condiviso il progetto di legge, tanto che l’emendamento al ddl Madia che rappresenta l’embrione del riconoscimento del diritto all’accesso agli atti della Pubblica amministrazione, è stato approvato all’unanimità in commissione Giustizia. Adesso si tratta di proseguire per arrivare all’approvazione della proposta di legge per avere un Foia italiano. Apprendiamo anche con soddisfazione che gli esperti internazionali abbiano lodato l’impianto generale della proposta di legge. In particolare una delle criticità, da essi evidenziata rispetto alle bozze che hanno potuto esaminare, è stata già recepita nel Ddl Madia: quella che riguarda la titolarità a chiedere informazione alla pubblica amministrazione. Il possibile richiedente non è il singolo cittadino, bensì “chiunque”. Confidiamo che la conversione definitiva del Foia sia celere e tenga conto di tante altre preziose indicazioni. Una democrazia matura deve incardinare l’accountability: il render conto. La trasparenza della pubblica amministrazione e il diritto del cittadino di chiedere conto sono dei passi fondamentali, che renderanno il nostro paese piu’ moderno e saranno vitale supporto nella lotta alla corruzione e agli sprechi”.

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