Per le Regioni che non rispetteranno le nuove regole sull’attuazione del Fascicolo Sanitario elettronico scatterà il commissariamento. È quanto prevede la Legge di Bilancio entrata in vigore (commi 382-383).
Sarà l’Agid – in accordo con il Ministero della salute e il Ministero dell’economia e delle finanze, Regioni e Province autonome – ad occuparsi della progettazione dell’infrastruttura nazionale che dovrà garantire l’interoperabilità dei Fascicoli. La realizzazione dell’infrastruttura sarà a cura del Ministero dell’economia attraverso l’utilizzo dell’infrastruttura del Sistema Tessera sanitaria. Per l’attuazione del progetto è autorizzata la spesa di 2,5 milioni di euro annui a partire da quest’anno.
Per spingere l’attuazione della roadmap l’Agid ha avviato – con il supporto tecnico del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Icar e IIT Sede di Cosenza) – un’indagine esplorativa per rilevare lo stato di attuazione del Fascicolo e supportare Regioni e Province Autonome nella realizzazione di sistemi in grado di garantire l’interoperabilità e anche di favorire il riuso delle soluzioni.
Stando ai dati sul monitoraggio dello stato dell’arte pubblicati sul sito dell’Agid attualmente sono 7 le Regioni operative e 10 quelle che hanno aderito al sistema di interoperabilità sull’infrastruttura nazionale.