Ftx, la piattaforma per lo scambio di criptovalute fallita per una crisi di liquidità all’inizio del mese, deve ai suoi 50 maggiori creditori almeno 3,1 miliardi di dollari. A rivelarlo è il Washington Post, citando nuovi documenti processuali. L’importo più alto da restituire è di 226 milioni di dollari, ma ci sarebbero anche dieci creditori che vantano crediti per almeno 100 milioni di dollari. Tra le società che hanno investito in Ftx figurano BlackRock, Sequoia Capital, Tiger Global e il fondo pensionistico Ontario Teachers’ Pension Plan.
Il management: trovata solo una parte degli asset dichiarati
“Nella mia carriera non ho mai visto un fallimento così completo della supervisione aziendale e una mancanza così evidente di informazioni finanziarie affidabili come quella che si è verificata”, ha ammesso John Ray, nuovo amministratore delegato di Ftx, sottolineando che “questa situazione è senza precedenti. Dalla compromissione dell’integrità dei sistemi e dall’imperfetto controllo normativo all’estero alla concentrazione del controllo nelle mani di un gruppo molto ristretto di individui inesperti, grezzi e potenzialmente corrotti”.
La documentazione mette in evidenza una società dedita ad attività fraudolente, le cui operazioni erano concentrate nelle mani di Sam Bankman-Fried, rifugiatosi alle Bahamas, e di una ristrettissima cerchia di individui “inesperti, ingenui e potenzialmente compromessi”. Il team di Ray pare sia riuscito a identificare “soltanto una frazione” degli asset digitali per miliardi di dollari ufficialmente dichiarati dall’azienda. Nei wallet della società sono stati rinvenuti 740 milioni di dollari di criptovalute: all’appello mancherebbero oltre due miliardi di dollari dei clienti dell’exchange, che secondo i media americana rischiano di non rivedere più i fondi investiti. Ray ha anche attaccato direttamente Bankman-Fried, definendo le sue dichiarazioni “erratiche e fuorvianti”.
La class action avviata in Florida
Star dello sport come Sthephen Curry, Shaquille O’Neal, Naomi Osaka e Tom Brady, insieme ad altri vip dello spettacolo, sono stati citati in tribunale in una class action in Florida contro la bancarotta di Ftx. I promotori dell’azione legale accusano la società di aver usato uno schema fraudolento per raccogliere fondi utilizzando anche “alcuni dei più grandi nomi dello sport e dell’intrattenimento”. La class action arriva meno di una settimana dopo che la compagnia, basata alle Bahamas, ha chiesto le protezioni della bancarotta dopo aver accumulato perdite per miliardi di dollari.
La paralisi del mercato delle criptovalute
A seguito del crollo, d’altra parte, il mercato delle criptovalute nelle ultime ore ha registrato pochissimi movimenti.
La “caduta in disgrazia” delle criptovalute “è stata dura e veloce”, commenta l’Economist nell’editoriale della storia di copertina di questa settimana. Solo due settimane fa Bankman-Fried gestiva una piattaforma valutata 32 miliardi di dollari, mentre oggi non è rimasto altro che un milione di creditori furiosi. “L’implosione ad alta velocità di Ftx ha inferto un colpo catastrofico a un’industria con una storia di fallimenti e scandali”, continua l’Economist.
Al momento la criptovaluta più solida, Bitcoin, è tornata sopra i 16 mila dollari, mentre Ethereum viaggia poco sopra i mille. Un’anno fa la prima valeva oltre 55 mila dollari, la seconda più di 4 mila. Gli analisti ricordano come un anno fa, nel novembre 2021, nella fase di maggiore rialzo delle criptovalute, la capitalizzazione di migliaia di token e monete virtuali aveva toccato in totale i 3.000 miliardi di dollari a livello globale.