Fujitsu esce dal business degli smartphone sull’onda della crescente pressione competitiva. E si prepara già da settembre a cedere l’attività pur mantenendo una quota di minoranza, secondo Nikkei Asian Times. Il brand rimarrà lo stesso. Fra i potenziali acquirenti si parla di Lenovo, Huawei, Foxconn, ma anche di fondi di investimento come il giapponese Polaris Capital Group e il britannico Cvc Capital Partners. L’operazione è valutata centinaia di milioni di dollari.
Fujitsu, sede a Tokyo, ha separato le proprie attività di telefonia mobile nel febbraio 2016. Recentemente ha riportato un ritorno a un utile netto di 2,1 miliardi di yuan nel suo primo trimestre fiscale a giugno, invertendo la perdita di 14,1 miliardi di un anno fa grazie a un profitto sulla vendita del business ISP. Tuttavia, le vendite di smartphone nell’anno che termina a marzo 2018 dovrebbero raggiungere poco più di 3 milioni di unità rispetto ad un picco di circa 8 milioni di unità nel 2011.
A ottobre 2016 l’azienda “godzilla” dell’IT come viene definita, ha ristrutturato le attività in Uk tagliando 1.800 posti di lavoro. Niente a che vedere con Brexit, aveva detto l’azienda in quell’occasione, ma un’operazione strategica per competere e crescere nel marketplace globale dell’IT con un focus sulla digital transformation.