Sulla fusione Selex-Elsag prosegue il braccio di ferro tra
sindacati e aziende. Alla vigilia del secondo tavolo di negoziato
(a Genova) Paolo Aielli, Ad Elsag e numero uno in pectore della
società nata dalla fusione, ha illustrato le linee guida del nuovo
piano industriale: la sede legale sarà a Genova, il business plan
prevede investimenti per quasi 95 milioni, come riporta il Secolo
XIX. Sette le aree di competenza (sistemi di gestione delle reti
per la Pa, telecomunicazioni professionali, telecomunicazioni per
la difesa sistemi di automazioni per la logistica e sistemi di
sicurezza fisica, avionica e informatica).
Ma secondo Antonio Caminito, coordinatore regionale Fiom Cgil, con
la fusione sono a rischio circa 200 posti di lavoro: “Già
sappiamo che su circa 600 lavoratori di staff di sede, questa
fusione ci costerà almeno 200 persone: sacrificio tanto più
doloroso perché l’integrazione non risolve i problemi”. Più
conciliante la posizione di Antonio Apa, segretario della Uilm, che
ha dichiarato che “a Roma ci hanno parlato di 24 mesi di cassa
integrazione , ma parlare di numeri è prematuro. Aspettiamo
l’incontro”.