“Abbiamo l’opportunità, e credo anche la responsabilità, di cimentarci in uno sforzo congiunto per la creazione di un’agenda per la parità di genere a livello globale, che veda la convergenza di attori istituzionali pubblici, del settore privato e della società civile su obiettivi misurabili”. Lo dice la ministra delle pari opportunità Elena Bonetti intervenendo all’apertura della Conferenza del G20 sull’empowerment femminile a Santa Margherita Ligure. “Le donne – ha aggiunto la ministra – posseggono in sé la metà delle risorse umane del pianeta, eppure le energie femminili sono il potenziale ancora inespresso, sono le forze non ancora messe in campo nelle nostre società. È a beneficio di tutti – ha concluso Bonetti – mettere le donne nelle condizioni di diventare protagoniste alla pari”.
Messina: tecnologie leva anti-gender gap
Tecnologie snodo strategico per l’empowerment femminile anche per la senatrice Assuntela Messina, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, secondo cui “garantire un’ampia e trasversale alfabetizzazione digitale, rafforzare le competenze, migliorare le capacità e le possibilità di accesso delle donne all’uso delle tecnologie e degli strumenti digitali sono obiettivi cruciali per assicurare una piena inclusione nella società digitale e per consentire loro di disporre di maggiori opportunità di lavoro”.
Le politiche pubbliche devono incoraggiare e incentivare la formazione delle donne in Stem, sostiene Messina: serve costruire “un sistema premiale in favore delle imprese che credono nei talenti femminili e offrono loro possibilità di crescita professionale. La parità di genere non è solo una questione di giustizia sociale ed eguaglianza. Promuovere e accelerare la leadership e l’empowerment delle donne è un’esigenza storica, una comprovata condizione per garantire lo sviluppo economico di qualsiasi Paese”.
Alessia Rotta: “Digitale e green economy per la ripresa”
Anche la presidente della commissione Ambiente della Camera, Alessia Rotta, accende i riflettori sul digitale come leva di empowerment: “Il Piano nazionale di ripresa e resilienza darà grandi opportunità nei prossimi anni, in particolare modo nei settori della green economy e del digitale – sottolinea -. Le donne non possono essere escluse dal cambiamento e occorre lavorare a ogni livello, dalla formazione all’aggiornamento delle competenze, perché siano coinvolte”.
Secondo Alessia Rotta “la mobilitazione delle energie femminili, in un’ottica di pari opportunità, è fondamentale per la ripresa dell’Italia. La pandemia da Covid 19 ha accelerato le trasformazioni
sociali ed economiche del Paese ma, purtroppo, ha anche incrementato le disuguaglianze, non da ultime quelle di genere”.
“Le disuguaglianze di genere, anziché diminuire, si sono negli ultimi anni consolidate. Il tasso di partecipazione delle donne al mondo del lavoro è del 53,1% in Italia, inferiore rispetto al 67,4 per cento della media europea -ricorda-. E persiste anche un ampio divario di genere nel tasso di occupazione, pari a circa 19,8 punti percentuali nel 2019. E anche quando lavorano, le donne risultano più penalizzate rispetto agli uomini, a partire dallo stipendio percepito e dalla precarietà lavorativa”.
Helena Dalli: “Parità di genere sfida globale”
“La promozione e la tutela dei diritti umani delle donne è parte integrante di qualsiasi sforzo
per una soluzione politica inclusiva, globale e duratura. E questa sfida per i diritti delle donne richiede una risposta globale prioritaria”, dice la commissaria europea per l’uguaglianza Helena Dalli. Serve garantire “la protezione dei diritti delle donne e delle ragazze e affrontare la violenza di genere”. La commissaria Dalli ha ribadito che entro la fine di quest’anno presenterà una
proposta legislativa sulla lotta alla violenza di genere contro le donne e le ragazze. È questa una delle azioni volte a conseguire gli obiettivi della convenzione di Istanbul in settori quali la prevenzione, la protezione e l’azione penale”.